Reggiolo schock Omicidio-suicidio: funerali separati per gli ex coniugi

E’ stato chiesto un accertamento medico legale sui corpi di Ivano Ferrais e Beatrice Mantovani, vittime dell’omicidio-suicidio dell’altro giorno a Reggiolo. Per fare luce su alcuni particolari che ancora non permettono agli inquirenti di chiudere definitivamente il fascicolo delle indagini. Anche se movente e dinamica sono ormai delineati in tutta la loro drammaticità. Il 47enne ex marito Ivano Ferrais non voleva separarsi, come ha lasciato scritto in un biglietto d’addio ed era forse anche geloso della consorte, la 35enne Beatrice Mantovani che lavorava al bar “Caffè letterario” di Novellara.

L’altro giorno, dopo aver portato all’asilo la loro bambina, Lisa di 5 anni, si sono recati assieme nella loro villetta in vicolo Ligabue dove abitavano assieme fino a pochi mesi prima; qui Ivano Ferrais, operaio metalmeccanico, ha portato a termine il suo piano omicida, evidentemente già studiato. La donna non ha fatto in tempo a scendere dal suo Fiat Scudo che è stata raggiunta dai due colpi di fucile da caccia sparati dall’uomo. Che subito dopo ha puntato l’arma contro di sé facendo fuoco. Lui è morto all’istante, lei durante la corsa all’ospedale.

Ora le preoccupazioni sono tutte per la bambina, di 5 anni dicevamo, rimasta improvvisamente senza genitori e che ha capito di essere rimasta sola ed ora affidata ai genitori materni. Mentre Reggiolo è sotto choc per quest’altra tragedia familiare, ci si interroga se l’epilogo avrebbe potuto essere evitato. E i funerali dei due ex coniugi, che saranno comunque celebrati in forma separata, non sono ancora stati fissati

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