Un saluto per Reggiolo da Piazza San Pietro. Stamattina la delegazione guidata dal sindaco Roberto Angeli e da don Gino Bolognesi ha partecipato all’udienza generale con Papa Francesco, la centesima dall’inizio del pontificato. Un momento di grande emozione per tutti i 180 reggiolesi che, per l’appuntamento, hanno raggiunto Roma.
L’attesa udienza non si è svolta, come previsto, in Sala Nervi ma in piazza San Pietro per accogliere il maggior numero di persone. All’inizio dell’udienza, nell’immensa piazza disegnata dal Bernini, il cardinale diacono al fianco di Papa Francesco ha salutato pubblicamente la parrocchia di Reggiolo. Il sindaco Roberto Angeli, l’assessore Franco Albinelli, don Gino Bolognesi, Armando Bosi della Pro loco e il professor Franco Canovasono stati accolti negli spazi a lato del trono papale e da qui hanno seguito la catechesi di Papa Francesco. Il resto della delegazione si trovava, invece, nella prima fila della platea.
La piazza gremita ha così incontrato il Papa che, nel suo intervento, ha voluto parlare delvalore della famiglia e ricordare l’importanza dell’insegnamento del Vangelo ai più piccoli. Il Papa, dal 10 dicembre 2014, sta svolgendo le sue catechesi sulla famiglia in vista del Sinodo di ottobre. Nel mese di agosto ha iniziato un piccolo percorso di riflessione su tre dimensioni che scandiscono il ritmo della vita familiare: la festa, il lavoro, la preghiera.
A conclusione dell’udienza Papa Francesco, con un cenno, ha salutato il gruppo di reggiolesi guidato dal sindaco Angeli e successivamente tutti i presenti all’udienza generale, comprese le delegazioni straniere provenienti da Germania, Polonia, Spagna e Argentina.
“È stata davvero un momento importante per tutta la comunità di Reggiolo – ha commentato il sindaco Angeli – Già stamattina alle 7.30, quando siamo stati accolti alla porta del Parmigianino, l’emozione era palpabile e la soddisfazione di essere stati così numerosi all’appuntamento grande”.
Nel pomeriggio, alle 14, l’arciprete della Basilica di San Pietro, il cardinale Angelo Comastri, ha celebrato la Santa Messa sulla tomba di Matilde di Canossa. Così è stato ricordato il legame tra la Basilica vaticana e i territori legati alla memoria della Grancontessa, morta il 24 luglio 1115 a Bondeno di Ròncore (oggi Bondanazzo di Reggiolo). Dal 1645 i resti di Matilde si trovano nella Basilica di San Pietro a Roma, nella tomba mirabilmente costruita dal Bernini.