Nuovi spazi e nuove politiche culturali per la città: vieni avanti creativo! (che i saperi fanno bene all’economia)

Nella pentola bolle una factory di idee, nata dalla sinergia (dalla simbiosi) tra Chiostri di San Domenico e Officina delle Arti, che sarà il nuovo punto di riferimento della scena giovanile Tenetevi forte e prendete nota: dal 20 luglio inizia un nuovo corso della creatività, con location dedicate e un programma di eventi (“InChiostri”) fino all’autunno… e poi in primavera si vota

Nella pentola bolle una factory di idee, nata dalla sinergia (dalla simbiosi) tra Chiostri di San Domenico e Officina delle Arti, che sarà il nuovo punto di riferimento della scena giovanile
Tenetevi forte e prendete nota: dal 20 luglio inizia un nuovo corso della creatività, con location dedicate e un programma di eventi (“InChiostri”) fino all’autunno… e poi in primavera si vota

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Piatto ricco mi ci ficco. Nuovi spazi dedicati alla creatività e un programma di eventi, “InChiostri”, fino all’autunno: in più, il lancio della open call “Fattore Creativo under 35” che vede una commissione composta da Paolo Cantù, direttore generale e artistico della fondazione I Teatri; Gigi Cristoforetti, direttore della Fondazione Nazionale della Danza; Elisabetta Farioli per la direzione dei Musei Civici di Reggio Emilia e Marco Fiorini, direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo. Ricca di sorprese la nuova mappatura della creatività giovanile di Unimore.

La parola creatività è divenuta, negli ultimi anni, un concetto sempre più istituzionalizzato, valorizzato con la dignità che la lettura economica ha sempre assegnato, ad esempio, ai settori industriali manifatturieri. Le grandi organizzazioni sovranazionali – dall’Unesco, all’OCSE, all’Unione Europea – ritengono che le industrie culturali e creative (ICC) siano un settore sempre più importante nell’ economia e nella società e uno dei motori della crescita come dimostrano i rapporti e gli studi prodotti dalle diverse Istituzioni internazionali, i data base statistici disponibili on-line, e recentemente a livello regionale la ricerca “Economia arancione in Emilia Romagna. Cultura, Creatività, Industria” promossa dalla Regione Emilia Romagna e da ERVET.

In tutto il mondo Stati, città e regioni dedicano leggi, rapporti, programmi d’intervento alle industrie culturali e creative. Per descriverle alcuni osservatori parlano di Creative Economy, altri di Orange Economy, l’Economia Arancione.

IL COMUNE DI REGGIO EMILIA E LE POLITICHE PER LA CREATIVITÀ

Nell’ambito di questo contesto, il Comune di Reggio Emilia da tempo investe in creatività e cultura quali settori strategici per lo sviluppo urbano, la crescita economica e la qualità di vita dei suoi cittadini. Alla base di questa scelta vi è la convinzione che la creatività sia l’elemento fondante dell’approccio all’innovazione di Reggio Emilia, e che pertanto occorra cercare di sviluppare non solo le forme più tradizionali di creatività, ma anche favorire la contaminazione tra forme ed esperienze diverse e più contemporanee. La dimensione e il valore della creatività sono documentati da recenti ricerche che hanno fatto emergere un distretto creativo reggiano dinamico e vivace che necessita di supporto e spazi al fine di definire la città come laboratorio di sperimentazione culturale e di imprenditoria creativa.

In questa direzione, specificatamente a partire dal 2016 il Comune di Reggio Emilia – Assessorato a Educazione e Conoscenza ha messo in campo interventi mirati a promuovere e sostenere la creatività giovanile che sono stati presentati oggi, nel corso della conferenza stampa dedicata a  Reggio Creativa ai Chiostri di San Domenico, alla presenza del Sindaco Luca Vecchi, dell’assessora a educazione e conoscenza Raffaella Curioni, del prof Fabrizio Montanari dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e di Marco Vicini, presidente del circolo Arci Tunnel e organizzatore di Eleva Advanced music meetings.

Le azioni sono accompagnate dall’apertura di spazi –  due in dialogo costante tra loro: i Chiostri di San Domenico (arte, cultura e creatività) e SD Factory. Laboratorio creativo, la nuova Officina delle arti –  e dalla predisposizione di un’offerta di servizi e progetti dedicati, fino all’autunno 2018, che tengono insieme sia le politiche educative sia le politiche a supporto della creatività. Nel farlo, il Comune di Reggio Emilia ha tenuto conto che, tra le tipologie di soggetti che agiscono sulla produzione culturale/creativa di una città quali istituzioni culturali, industrie creative, associazioni e sistemi non istituzionalizzati, fosse quest’ultimo il campo d’azione specifico delle politiche per la creatività giovanile. In questa direzione, gli spazi rappresentano un punto di forza per stimolare nuovi agenti culturali che possono essere considerati “antenne” della sperimentazione e di relazione con i territori, i quali spesso creano nuove forme di offerta, di gestione e di imprenditorialità giovanile. Da questo punto di vista, il Comune di Reggio Emilia avviando un rinnovamento delle politiche e degli spazi della creatività, ha voluto indagare un ecosistema della creatività giovanile.

HANNO DETTO  –  “Credo che la  forza di questo progetto – ha dichiarato il sindaco Luca Vecchi –  al di là dei suoi contenuti di merito, stia nella connessione con una serie di altri significati e con la capacità di essere riconducibili al disegno generale che ci ha mossi in questi anni. Stiamo attuando i nostri programmi declinando l’innovazione in tre direttrici – la rigenerazione urbana, l’innovazione sociale accanto a quella tecnologica, la creatività. La rigenerazione urbana ha trovato il suo luogo-simbolo a Santa Croce e alle ex Reggiane dove l’innovazione tecnologica ha messo radici.  Tra l’altro questo luogo confina con il Centro Malaguzzi, il centro principale della ricerca  e anche dell’innovazione in campo educativo a Reggio Emilia.  L’innovazione sociale ha casa ai Chiostri di San Pietro, mentre alla creatività destiniamo i Chiostri di San Domenico: un hub della contaminazione creativa, in cui realizzare, collaborare e generare relazioni.

C’era bisogno di un luogo che colmasse uno spazio: quello della creatività in senso lato, ma in particolar modo quella più giovane, più destrutturata, più informale senza  escludere il concetto di impresa culturale. Abbiamo pensato così di configurare i Chiostri di San Domenico come una sorta di “ecosistema della creatività”, connesso con i luoghi dell’innovazione sociale, economica, dell’educazione, della pedagogia;  con il sistema in senso lato delle istituzioni culturali della nostra città”.

“L’altra chiave di lettura da non perdere di vista  – ha precisato Vecchi – è  quello della capacità di fare sistema tra diversi luoghi e diversi significati, tutti quanti riconducibili ad una strategia comune. Un sistema  quello di Reggio Emilia che parte dai teatri, che attraversa le biblioteche, la Fondazione della danza, Palazzo Magnani. Se noi partiamo dal Teatro Municipale, transitiamo davanti ai Musei, passiamo per via Secchi, incrociamo via Roma (che si è rigenerata in questi anni proprio grazie al protagonismo dei cittadini e attraverso la creatività culturale),  percorriamo via Dante, arriviamo ai Chiostri di San Domenico, al cinema all’aperto e ai Chiostri di San Pietro.

Quello che oggi presentiamo è  dunque un percorso  che mette al centro la creatività e i giovani. La prima tappa è il 20 luglio,  ma arriverà fino ad ottobre con una settimana dedicata alla creatività, per approdare all’affidamento a tutti gli effetti della gestione di questo luogo per dare  continuità a una serie di azioni, di eventi che valorizzino ulteriormente questi spazi. È questo il senso del progetto che – ha sottolineato Vecchi – si connette bene con un’idea di città in cui la creatività, l’innovazione, l’educazione, il sapere e la cultura in senso lato rappresentano il driver di un modello di sviluppo con cui una città cerca di cambiare se stessa e di affrontare la contemporaneità”.

“Adesso  la creatività e i giovani creativi reggiani – ha dichiarato l’assessora  Raffaella Curioni  – hanno una casa. Anzi ne hanno due. I Chiostri di San Domenico e il nuovo spazio SD Factory, la ex Officine delle Arti che avrà una storia, una narrazione comune con gli spazi di San Domenico. Due nuovi spazi già conosciuti, che hanno avuto una funzione creativa a Reggio Emilia e che oggi,  iscrivendosi  anche tra i laboratori urbani della città, saranno riaperti ai linguaggi della contemporaneità per la sperimentazione, la formazione e la produzione culturale. Sono gli esiti di due anni di lavoro, condotto anche in collaborazione con Unimore,  che ha realizzato la ricerca Fattore Creativo con l’intento di mappare la giovane creatività a Reggio Emilia attraverso quasi 200 interviste. I chiostri di san Domenico e SD Factory  saranno luoghi in dialogo con altri spazi della città, come ad esempio  lo Spazio Gerra, che quest’anno festeggia dieci anni di attività, coinvolgendo annualmente più di venticinquemila persone  che partecipano a mostre ed eventi.”

“Il 20 luglio, ai Chiostri, prende il via un nuovo corso con  una importante rassegna di eventi e performance “In Chiostri”.  Parallelamente partirà SD Factory dove troveranno luogo laboratori formativi, nuovi spazi di coarting ed un nuovo e più contemporaneo Studio Seltz. Per fare tutto questo abbiamo chiesto la collaborazione di Eleva – Advanced MusicMeeting che ci ha aiutato a reinventare il modo di utilizzare gli spazi dei Chiostri con proposte artistiche di grande impatto”.
“In un’epoca in cui il tema è disfare più che fare  – ha aggiunto Raffaella Curioni – noi stiamo costruendo relazioni di comunità e progetti di luoghi nuovi in cui ritrovarsi e farsi conoscere. E ne siamo orgogliosi”.

DALLE PAROLE AI FATTI

È trascorso un anno dalla presentazione della prima tappa di Fattore Creativo, ricerca, condotta da Unimore in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione E35, su saperi, spazi e politiche per un’economia urbana qualificata. Fra le istanze emerse dai questionari somministrati nel 2016-2017 dall’Università a un campione di giovani creativi reggiani, quella di un luogo in particolare che offrisse opportunità di elaborazione, scambio e relazione e di spazi informali.

In quella occasione il sindaco Luca Vecchi ebbe modo di dichiarare assieme all’assessore a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni l’intento di destinare i Chiostri di San Domenico alla creatività: “un hub della contaminazione creativa, in cui realizzare, collaborare e generare relazioni tra soggetti”. Dalle parole ai fatti.

GLI SPAZI

Ora quella infrastruttura relazionale urbana capace di alimentare la creatività reggiana emergente c’è, anzi saranno due in dialogo costante tra loro. I Chiostri di San Domenico (arte, cultura e creatività) e SD Factory. Laboratorio creativo, la nuova Officina delle arti.

I Chiostri di San Domenico, importante complesso monumentale, sede di rilevanti mostre e di istituti di ricerca storica come Istoreco e di alta formazione musicale come Istituto musicale Peri-Merulo, dal 20 luglio diventa spazio rinnovato nelle funzionalità, nella visibilità e nella centralità.

Sarà la casa dei giovani creativi reggiani, un luogo dedicato ai linguaggi della contemporaneità, dotato delle competenze e delle infrastrutture necessarie per la sperimentazione, la formazione e la produzione culturale, co-progettato coinvolgendo giovani crea­vi, is­tituzioni e associazioni, imprese, professionisti­ del territorio e cittadini. L’obiettivo è che i nuovi Chiostri di San Domenico insieme a SD Factory. Laboratorio creativo, la nuova Officina delle arti si iscrivano così nel sistema integrato dei “laboratori urbani” della città per tessere relazioni, da un lato, con i luoghi della cultura (Spazio Gerra, Palazzo dei Musei, i Chiostri di San Pietro) e dell’aggregazione giovanile Spazio Raga, ViaCassoliuno), dall’altro lato con le infrastrutture dell’innovazione (Tecnopolo e Parco dell’Innovazione). I “Laboratori urbani” saranno più sinergici ed interconnessi e, oltre ad attivare la valorizzazione della città, potranno contribuire a dare forma e contenuto ai principali temi che contraddistinguono la “via reggiana”: allo sviluppo e valorizzazione dei talenti creativi e ai processi di rigenerazione urbana.

Al fianco dei Chiostri di San Domenico c’è, come si diceva, la nuova Officina delle Arti che ha ospitato dal 2004 venticinque realtà creative. Il suo nuovo nome ora è significativamente SD Factory, una nuova destinazione d’uso dello spazio per essere rilanciato in chiave più attuale con percorsi di formazione dedicati ai più giovani e alle scuole e per ospitare Studio Seltz. SD Factory diventa quindi parte di una rete di spazi creativi che la città esprime, ognuno con le proprie peculiarità, ma complementare agli altri nel dare vita ad un sistema creativo più sostenibile, visibile e fruibile.

Queste due nuove location dialogheranno naturalmente con lo Spazio Gerra, attivo centro culturale con una spiccata attenzione per la contemporaneità.

Senza contare la scena mutevole della Street-art reggiana. Punto rilevante, sono le progettazioni formative finora condotte che hanno visto gli artisti realizzare percorsi laboratoriali di avvicinamento all’opera finale insieme a giovani e studenti. L’intento è quello di proseguire la committenza recente di opere curata dal Servizio Officina Educativa attraverso il tavolo della street art; dall’altra di arrivare a una proposta quadro che possa far convivere l’identità performativa della street-art e i progetti messi in campo dall’amministrazione.

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InChiostri 

Il programma del 20 luglio

CHIOSTRI DI SAN DOMENICO

Il primo passo di InChiostri, il programma di attività, curato dai Servizi culturali, che attiene al nuovo corso dei Chiostri di San Domenico è la giornata di venerdì 20 luglio. Una Kermesse dal pomeriggio  alla notte per contribuire con laboratori, musica, interventi, azioni comuni a stimolare un cammino collaborativo attraverso il quale generare un confronto di idee per lo sviluppo del progetto e per dare risposte ai bisogni e alle sollecitazioni dei creativi che vivono ed operano nel territorio. Promosso dal Comune di Reggio Emilia – Assessorato Educazione e Conoscenza in collaborazione con Eleva – Advanced Music Meeting, l’evento si inserisce nel progetto per i nuovi Chiostri di San Domenico co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e ANCI.

Eleva Academy. Due workshop da non perdere

A partire dalle ore 16 i Chiostri di san Domenico si animano con Eleva Academy: la selezione workshop di Eleva, in questa occasione promossa assieme all’assessorato Educazione e Conoscenza del Comune di Reggio Emilia, come ha sottolineato nel corso della conferenza stampa   Marco Vicini per Eleva.

Il primo workshop  è intitolato “Il crowdfunding come strumento di sostegno a progetti artistico-culturali” e vede l’intervento di Rossella Lombardozzi – progettista culturale e co-founder di BeCrowdy, piattaforma di crowdfunding per progetti artistici e culturali nata nel 2014 – impegnata ad illustrare le basi teoriche del fenomeno di crowdfunding e gli ingredienti per una campagna vincente.

La seconda parte dell’incontro consiste in uno speed date di 15 minuti in cui i partecipanti potranno proporre e discutere i propri progetti con i relatori. Tra i progetti presentati ne sarà scelto uno che sarà oggetto di una simulazione condivisa con tutti i presenti.

Rossella Lombardozzi dialoga con Daniele Sghedoni, esperto di tecnologie digitali per Benetton Group e vicepresidente del Catomes Tôt, Nicola Bigi presidente e co-fondatore di TIWI, uno studio creativo che produce contenuti per il web e la televisione e con Daniele Bengi Benati, produttore, editore musicale, cantante e chitarrista del gruppo Ridillo da oltre 25 anni che ha all’attivo progetti di crowdfunding conclusi con successo.

Il secondo workshop dal titolo “Fotografia indipendente. Il viaggio come ricerca e la documentazione fotografica, tenuto da Giacomo Bruno, sarà dedicato alla fotografia. Sulla base della propria esperienza personale e professionale, il fotografo racconta come è nata l’idea del suo più recente progetto fotografico, analizzando l’aspetto pratico e teorico sia della fotografia documentaristica che del viaggio, inteso come percorso di ricerca. A partire da questo argomento iniziale, la discussione mira a coinvolgere e suscitare il dibattito tra i partecipanti, focalizzandosi più in dettaglio su una analisi tecnica, quale la scelta dell’attrezzatura, il taglio fotografico, le scelte stilistiche, la post produzione, e il contenuto, fino alla diffusione sui social. Il workshop si rivolge a un pubblico che, a prescindere dalla preparazione tecnica e teorica in fotografia, è interessata agli aspetti più variegati che caratterizzano il percorso professionale o amatoriale nella fotografia documentaristica.

Per iscriversi ai workshop www.eventbrite.it. Entrambi i workshop sono a ingresso gratuito.

Dalle ore 18 alle ore 20 di venerdì 20 luglio con il sindaco Luca Vecchi e l’assessora a educazione e conoscenza Raffaella Curioni ha luogo la presentazione alla città dell’intero progetto di Reggio Creativa: gli interventi strategici, volti a promuovere la cultura e la creatività contemporanee attraverso azioni integrate, trasversali e partecipate, più che mai necessarie per capitalizzare le esperienze e moltiplicare le opportunità con l’individuazione di spazi che siano: aggregativi, produttivi, espositivi e aperti, favorendo la promozione e la formazione e alimentando dinamiche per sviluppare la scena creativa reggiana, già estremamente vivace.

Non manca un approfondimento della ricerca Fattore Creativo. Saperi, spazi e politiche per un’economia urbana qualificata condotta da OPERA, Unità di Ricerca del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, Università di Modena e Reggio Emilia e realizzata in collaborazione con Comune di Reggio Emilia e Fondazione E35 nell’ambito del progetto Remixing Cities 2016 e del progetto Sonde Creative / Chiostri di San Domenico 2017-2018, iniziativa co-finanziata da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e ANCI.

Il team è composto da Fabrizio Montanari (Responsabile Scientifico), Damiano Razzoli e Stefano Rodighiero e si è avvalso della preziosa collaborazione degli studenti del corso di Organizzazione e Management della Cultura e della Creatività e di Comportamento Organizzativo, afferenti alle lauree del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

La ricerca realizzata nel biennio 2016-2018, analizza le istanze emerse dai questionari somministrati a un campione di giovani creativi reggiani e ai principali esponenti del management della cultura e dello spettacolo in città. Da questa, sono scaturite possibili indicazioni utili per la gestione dei nuovi Chiostri di San Domenico e il loro rapporto con SD Factory, la nuova Officina delle Arti, oltre che la loro relazione con gli altri poli dell’innovazione, della cultura e della creatività reggiana e per il rilancio complessivo delle politiche della creatività a Reggio Emilia.

La ricerca “Fattore creativo” condotta dall’Unità di Ricerca OPERA dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia  – ha precisato il prof. Fabrizio Montanari nel corso della conferenza stampa di ieri – si è posta l’obiettivo principale di analizzare come la scena creativa giovanile locale possa essere favorita da alcune caratteristiche del contesto cittadino quali le azioni delle istituzioni locali, la presenza di reti sociali diffuse e la disponibilità di spazi fisici. La ricerca si è articolata in due fasi: la realizzazione di 167 interviste a giovani artisti e creativi (18-35 anni) con l’obiettivo di mappare la scena creativa locale e di raccogliere le loro principali istanze e 18 interviste a manager di organizzazioni operanti nel campo della creatività e della cultura con l’obiettivo di “triangolare” i risultati emersi nella fase precedente.

Dalle interviste sono emerse tre principali istanze percepite come particolarmente rilevanti e urgenti da parte di molti dei soggetti coinvolti: la necessità di spazi dedicati alla creatività che siano aggregativi, produttivi, continuativi, interconnessi e aperti, il tutto dando maggiore spazio alla dimensione informale (e a un suo dialogo con quella formale); la richiesta di una valorizzazione e di riconoscimento della scena creativa locale da parte delle istituzioni; l’esigenza di attivare network relazionali, iniziative di formazione e attività di informazione e promozione che si sviluppino sia tra le diverse componenti disciplinari della scena creativa giovanile sia verso il pubblico.

Tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale vi è anche l’implementazione del database dei creativi reggiani TU YOUNG? con anagrafiche e informazioni di contatto per la moltiplicazione di opportunità e favorire la creazione di una community.

Inoltre il 20 luglio  sarà lanciata ufficialmente la Open Call Fattore Creativo under 35 per animare i Chiostri di San Domenico nella Settimana della Cultura (7-14 ottobre 2018) nell’ambito del progetto regionale di EnERgie Diffuse/Emilia Romagna un patrimonio di culture e umanità promosso dalla Regione Emilia Romagna, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.

Open Call Fattore Creativo under 35

A partire dal 20 luglio, tutti i giovani creativi reggiani under 35 sono invitati a presentare le loro proposte per animare gli spazi dei Chiostri di San Domenico durante le giornate dal 7 al 14 ottobre. I candidati avranno tempo fino al 23 agosto per proporre idee e iniziative che mettano in valore la propria esperienza nel campo della creatività e dell’innovazione attraverso mostre, performance, concerti, workshop, incontri, laboratori di produzione editoriale, cinema, audiovisivi e produzioni web.

La Call Fattore creativo under 35, rivolta ad associazioni, gruppi informali e singoli creativi residenti o domiciliati a Reggio e Provincia, è co-finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e ANCI e si colloca nell’ambito del progetto EnERgie Diffuse. Reggio Emilia aderisce con una vera e propria maratona dei creativi reggiani di un’intera settimana.

Gli obiettivi della Open Call, curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, sono quelli di rafforzare le nuove professionalità under 35, sostenendo la creazione di industrie culturali e creative, accompagnando i giovani nel loro percorso di crescita, offrendo possibilità di incontro e confronto fornendo così una nuova identità al complesso dei Chiostri di San Domenico, quale nuovo spazio cittadino dedicato alla creatività giovanile, alle arti espressive e ai nuovi linguaggi della cultura.

In linea col nuovo corso della cultura reggiana, che punta alla messa in atto di preziose sinergie tra le fondazioni culturali cittadine, una giuria d’eccezione, composta dai rappresentanti delle maggiori istituzioni reggiane valuterà i progetti pervenuti e selezionerà i vincitori. La commissione selezionatrice, composta da Paolo Cantù, Direttore Generale e Artistico della fondazione I Teatri; Gigi Cristoforetti, Direttore della Fondazione Nazionale della Danza; e Marco Fiorini, Direttore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo, in rappresentanza delle istituzioni coinvolte nel nascente progetto del Polo delle arti, oltre a Elisabetta Farioli per la direzione dei Musei Civici di Reggio Emilia affiancherà i giovani talenti creativi nello sviluppo e nella realizzazione dei progetti, consentendo loro una preziosa occasione di crescita professionale.

I progetti selezionati per un finanziamento complessivo di 20mila euro, potranno usufruire di un premio di 3.000 euro, con possibilità di incremento fino a 5.000 euro a copertura delle spese per la realizzazione delle iniziative e del costante confronto con i curatori Campioli e De Luigi in tutte le fasi di realizzazione delle proposte.

Info: Servizi Culturali del Comune di Reggio Emilia Tel. 0522 585284. E-mail: energiediffuse@comune.re.it

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Dalle 21 #OUTLINE by Eleva – Advanced Music Meeting

Se c’è una cosa che riesce a meraviglia alla musica suonata dal vivo, è quella di saper regalare una pennellata di bellezza in più a luoghi già magici di per sé. E, se c’è qualcosa che, da sempre, fa parte del dna di #OUTLINE by Eleva – Advanced Music Meeting, è proprio saper scovare quei posti speciali, togliere loro un’aura talvolta polverosa, e farli diventare location perfette per festival imperdibili. Così, motivata dalla voglia di far alzare a tutti gli occhi dagli smartphone e rimanere a bocca aperta, la squadra di Eleva – Advanced Music Meeting, per la prima volta in assoluto, porterà dalle ore 21 l’appuntamento con #OUTLINE dentro la Sala delle Colonne dei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia. Un angolo da favola della città emiliana, che non poteva essere meglio omaggiato se non da una line up di musiciste donne, tutte fuori classe del settore, in egual misura ma in differenti modi capaci di dare forma al sound. Le ragazze in questione portano il nome di Silvie Loto, dj, producer e vera e propria stella dell’elettronica italiana, Joan Thiele, soul girl fresca di uscita del suo variopinto album Tango, L I M con le sue sonorità raffinate un po’ aliene, e per chiudere tutta la house music di Nagi dei Dazzle Drums direttamente da Tokio. Ma le vibrazioni di cui Eleva – Advanced Music Meeting è portatrice sana non si riverserà solo sui palchi e attraverso la musica live, ma vibrerà anche nelle varie stanze dei Chiostri, dove si potrà godere dello spettacolo di performance artistiche di varia natura, tutte, ovviamente, da scoprire. Ingresso a pagamento ( 5 euro)  dalle ore 21.

WEB: http://www.elevafestival.com/

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InChiostri – I programmi futuri

Le attività in programma non finiscono qui, riservando sorprese fino a dicembre.

DECENNALE DELLA SCUOLA COMICS 7-8-9 SETTEMBRE

La Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia con il contributo del Comune di Reggio Emilia il 7-8-9 settembre festeggia i dieci anni di attività offrendo alla città e ai suoi abitanti un evento della durata di tre giorni. Durante il week-end si potrà visitare la mostra delle opere dei docenti, tutti artisti di fama nazionale ed internazionale, e quella degli alunni che si sono contraddistinti in questi dieci anni di attività. La serata inaugurale, venerdì 7 settembre, su invito, prevede l’apertura e la presentazione delle mostre, con rinfresco e dj set.

Sabato 8 e domenica 9 dalle ore 10.00 fino a tarda serata si susseguiranno workshop pratici aperti a tutti di tecniche pittoriche, di illustrazione e fumetto per bambini e adulti, conferenze, live painting, tenuti dagli insegnanti della Scuola e da ex studenti che hanno ottenuto numerosi successi lavorativi e artistici.

SETTIMANA DELLA PROMOZIONE DELLA CULTURA IN EMILIA-ROMAGNA

7 – 14 ottobre

Una vera e propria maratona dei progetti selezionati tramite l’Open Call animerà dalla mattina alla sera dal 7 al 14 ottobre i Chiostri di San Domenico. Una vetrina dell’eccellenza creativa, di eventi e produzioni selezionati attraverso la Open Call per valorizzare le energie esistenti e abilitare ulteriormente i talenti che vivono e operano nel territorio.

INAUGURAZIONE UFFICIALE DEI CHIOSTRI DI SAN DOMENICO

Dicembre 2018

SONDE CREATIVE

Le molteplici attività svolte ai Chiostri di San Domenico si inseriscono nell’ambito del progetto “Sonde Creative”, dedicato al rinnovo dei Chiostri di San Domenico e finanziato grazie al bando Anci, “Giovani Rigenerazioni Creative”. Il progetto prevede il sostegno di azioni di rigenerazione urbana attraverso la creatività giovanile ed è focalizzato sui nuovi linguaggi della contemporaneità, in un’ottica interdisciplinare che unisce arti performativa e arti visive, moda, design e gastronomia, con un focus al mondo digitale e al suono, in modo tale da creare un luogo di incontro, di produzione e promozione per attività che saranno co-progettate e co-prodotte, grazie ai partner coinvolti nel progetto. Il programma è attuato con numerosi partner Istituto Musicale Peri/Merulo, Reggio Emilia Film Festival, FCR, ICS Innovazione Cultura Società, ViaCassoliuno, Impact Hub, Fondazione REI Reggio Emilia Innovazione, RCF.

Info: Comune di Reggio Emilia Servizi Culturali, Piazza Casotti 1/c – 42121 Reggio Emilia | tel. +39 0522 456532 / + 39 348 8080539 | cultura@comune.re.it – www.comune.re.it/cultura | Facebook e Instagram @culturareggioemilia

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IL FATTORE CREATIVO

La città di Reggio Emilia investe da tempo su creatività e cultura quali asset strategici per lo sviluppo urbano, la crescita economica e la qualità della vita dei propri cittadini. Alla base di tale scelta vi è l’idea che la creatività sia l’elemento fondante dell’approccio all’innovazione.

Risulta dunque cruciale cercare di sostenere non solo le forme più tradizionali di creatività, ma anche quelle più informali (il cosiddetto humus creativo) favorendo anche la contaminazione con settori più tradizionali ed esperienze differenti; il tutto al fine di supportare lo sviluppo di una vera e propria “città creativa” in grado di attivare e valorizzare l’intero ecosistema creativo locale mettendo in circolazione il patrimonio di conoscenze ed esperienze posseduto dai professionisti presenti nel tessuto urbano reggiano. Rientra in tale contesto la volontà dell’amministrazione comunale di dedicare ai Chiostri di San Domenico – luogo di elevata importanza storica e identitaria per la città – e alla cosiddetta “SD Factory” un programma di rinnovo da implementarsi nel corso del 2018, con l’obiettivo di trasformare tali spazi in punti di riferimento per la scena creativa giovanile di Reggio Emilia in un’ottica di reciproca integrazione e continuità di funzioni e usi.

La ricerca “Fattore creativo” condotta dall’Unità di Ricerca OPERA dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si inserisce in questo contesto e si è posta l’obiettivo principale di analizzare come la scena creativa giovanile locale possa essere favorita da alcune caratteristiche del contesto cittadino quali le azioni delle istituzioni locali, la presenza di reti sociali diffuse e la disponibilità di spazi fisici.

La ricerca si è articolata in due fasi:

  1. La realizzazione di interviste a giovani artisti e creativi (18-35 anni) con l’obiettivo di mappare la scena creativa locale e di raccogliere le loro principali istanze;
  2. La realizzazione di interviste a manager di organizzazioni operanti nel campo della creatività e della cultura con l’obiettivo di “triangolare” i risultati emersi nella fase precedente.

Per quanto riguarda la prima fase, sono state realizzate 167 interviste a giovani artisti e creativi contattati secondo un approccio snowball e ai quali è stato somministrato un questionario semi-strutturato. Le interviste sono state condotte in due differenti periodi: 85 interviste hanno avuto luogo tra ottobre e dicembre 2016, mentre 82 interviste tra novembre 2017 e febbraio 2018. Gli artisti e i creativi interpellati operano nelle industrie creative locali, sia come liberi professionisti sia all’interno di organizzazioni. Dalle interviste sono emerse tre principali istanze percepite come particolarmente rilevanti e urgenti da parte di molti dei soggetti coinvolti:

  1. La necessità di spazi dedicati alla creatività che siano aggregativi, produttivi, continuativi, interconnessi e aperti, il tutto dando maggiore spazio alla dimensione informale (e a un suo dialogo con quella formale);
  2. La richiesta di una maggiore valorizzazione e di riconoscimento della scena creativa locale da parte delle istituzioni;
  3. L’esigenza di attivare network relazionali, iniziative di formazione e attività di informazione e promozione che si sviluppino sia tra le diverse componenti disciplinari della scena creativa giovanile sia verso il pubblico.

Dalla raccolta e dall’analisi di queste istanze è stato quindi possibile estrapolare tre chiavi di lettura principali da cui trarre ispirazione e fondamento per l’implementazione delle politiche per la creatività giovanile cittadina:

  1. “Ascolto Partecipato”: Coinvolgere e far partecipare le reti creative reggiane nelle attività e negli spazi, a partire dalle fasi di progettazione e gestione.
  2. “Dal Progetto al Processo”: Le strutture degli spazi devono essere disegnate per mantenere processi, non progetti, per dare continuità alle proposte.
  3. “Paradigma Futuro”: Non categorizzare classi di persone, ma passare da focus anagrafico (generazionale, i giovani) a focus temporale (il futuro).

La seconda fase della ricerca, invece, ha comportato 18 incontri con manager di organizzazioni locali operanti nel campo della creatività e della cultura. In questi incontri si è cercato in particolare di investigare percezioni e istanze su due principali questioni: le modalità con cui Reggio Emilia può sfruttare pienamente il suo potenziale creativo e le modalità con cui poter facilitare la collaborazione tra i diversi spazi della cultura, della creatività e dell’innovazione reggiana.

A integrazione dei riscontri ottenuti della scena creativa giovanile, gli incontri con i manager locali hanno quindi fatto emerge i seguenti spunti rilevanti:

  • L’esigenza di favorire la creazione di un humus, di una cultura diffusa e di interconnessioni a sostegno dei processi creativi.
  • Una gestione degli spazi fisici cittadini al fine renderli catalizzatori e moltiplicatori di progetti comuni, senza quindi trasformarli in espressione di un’ottica impositiva.
  • Una visione degli spazi fisici come infrastrutture intermedie tra dimensione informale (singoli, associazioni, underground, ecc.) e dimensione formale (istituzioni, imprese, ecc.).
  • La necessità di porre maggiore attenzione alla sostenibilità e alle identità specifiche dei singoli spazi.
  • La volontà di supportare lo sviluppo di professionalità attraverso confronti, trasmissione di teorie e condivisione di pratiche.

La ricerca “Fattore Creativo”, condotta da OPERA, è stata realizzata in collaborazione con Comune di Reggio Emilia e Fondazione E35 nell’ambito del progetto Remixing Cities 2016 e del progetto Sonde Creative / Chiostri di San Domenico 2017-2018, iniziativa co-finanziata da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e ANCI.

OPERA è un’Unità di Ricerca del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, Università di Modena e Reggio Emilia, specializzata nello studio dell’organizzazione della creatività e dell’innovazione. Il team di ricerca è composto da Fabrizio Montanari (Responsabile Scientifico), Damiano Razzoli e Stefano Rodighiero e si è avvalso della preziosa collaborazione degli studenti del corso di Organizzazione e Management della Cultura e della Creatività e di Comportamento Organizzativo, afferenti alle lauree del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

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