“Reggio è” Lanfranco De Franco ma anche la 18enne Diarra Diouf e la 94enne Maria Teresa Branduzzi

Un’immagine “pudica” del consigliere comunale uscente (che punta giustamente a rientrare) Lanfranco De Franco, affacciato su quella Sala Tricolore che ama

Una lista composita e multigenerazionale, in assoluta parità di genere, con 16 uomini e 16 donne provenienti dal mondo del lavoro e del sociale. Si presentano alla città i candidati di Reggio è, il progetto civico che per diversi mesi ha elaborato una serie di proposte e idee per Reggio Emilia “tra identità e futuro” – come recita lo slogan sul manifesto – a sostegno della ricandidatura a sindaco di Luca Vecchi in vista delle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio.

47 anni l’età media, dai 18 di Diarra Diouf, neocittadina italiana di origini senegalesi al primo voto, ai 94 di Maria Teresa Branduzzi, tra le prime donne italiane alle urne il 2 giugno 1946. Grande rappresentanza del mondo del lavoro dipendente e delle professioni, insieme a studenti e pensionati, ma anche dell’agricoltura, della ricerca, della cultura e della cooperazione.

Quasi tutte persone alla primissima esperienza politica, solo alcuni con esperienze pregresse in circoscrizioni o altre istituzioni pubbliche, come Lanfranco de Franco e Roberta Pavarini, consiglieri comunali uscenti. Tra i primi animatori del progetto ci sono Francesca Boni, che lavora nel sociale e si occupa di accoglienza, e il curatore d’arte contemporanea Daniele de Luigi.

La super nonna Maria Teresa Branduzzi e la 18enne Diarra Diouf

In lista ci sono poi l’esperto informatico Arno Sassi, a lungo impegnato nella Cgil con ruoli nazionali e membro attivo di diversi comitati per l’ambiente e l’urbanistica, l’avvocatessa civilista attiva nel sociale Palmina Perri e Rosario Martorana, operaio alla Brevini e delegato Fiom. Ci sono Rosella Rispogliati, 63 anni, medico con una lunga esperienza nell’Ausl reggiana come direttore del Servizio di Igiene pubblica, e Valentina Ferrari, 26 anni, neomedico in attesa di iniziare la formazione specialistica.

«Vogliamo dare reale rappresentanza alle varie sfaccettature e caratteristiche della società reggiana – spiegano i promotori – con un elenco di persone eterogeneo per provenienza, esperienze politiche e luogo di residenza in città, con un po’ di centro storico, quartieri e tante frazioni. Una lista che comprende figure più vicine al tradizionale mondo della sinistra e del sindacato, altre più lontane dai classici schemi politici, che si ritrovano unite da un programma approfondito e con forti proposte di cambiamento. La scommessa è diventare molto più di una semplice lista civica, ma un soggetto decisivo nel campo del centrosinistra reggiano».

Lavoro, sociale, ambiente e cultura sono al centro del programma della lista civica, con alcune proposte concrete e radicali. Dagli asili nido gratis al Patto reggiano per il lavoro e alle cooperative di abitazione. Passando per il fondo mutualistico per la cultura derivato dai proventi dell’Arena grandi eventi e alla Carta di Reggio, 10 proposte per contrastare l’inquinamento nel bacino padano con un comitato scientifico di esperti a fare da garante. Fino all’istituzione di nuovi luoghi di decentramento territoriale con una rappresentanza eletta.

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