Reggio è il comune più “tassoso” (sperando che nessuno apra una procedura di riconoscimento dell’aggettivo presso l’Accademia della Crusca) e Rolo quello meno, dunque virtuoso. Stando almeno ai dati di Unindustria Reggio a proposito dei balzelli locali del 2015. Irpef, Tasi, Tari, Imu e pubblicità 2015 sono finiti sotto la lente degli industriali che continuano a piangere un’eccessiva tassazione, e come dar loro torto.
Giunta alla sua decima edizione, l’analisi confindustriale reggiana ha rilevato che l’Irpef è aumentata in 16 comuni reggiani su 45 mentre Imu e pubblicità restano grossomodo invariate. La Tasi almeno sugli uffici non è stata applicata mentre la Tari è cresciuta in oltre trenta comuni locali.
In soldoni, è il caso di dirlo, Reggio tassa in media all’anno un’impresa media con circa 37mila euro, segue Baiso sulla stessa linea. Rolo e Casina dicevamo i meno esosi verso chi fa impresa con 18mila euro. Buone le performance di Cavriago, Fabbrico, Brescello e Guastalla che, pur essendo ad alta percentuale di aziende sul territorio, sono a tassazione “accettabile”.
Dall’ufficio stampa del comune capoluogo ribadiscono però che Reggio è tra le città a minor tassazione locale dell’intera regione Emilia-Romagna.