Gianluca Ferrari
I granata strappano coi denti un preziosissimo punto sul campo della prima della classe. Ai gol di Rossi e Gurma (gol viziato da fuorigioco) rispondono Vacca (su rigore) e Cia. Un punto che toglie il segno meno in classifica ai granata ma soprattutto che fa morale.
Finalmente…verrebbe da dire. La Reggiana di mister Mangone ottiene un importantissimo punto in casa del Benevento di Simonelli e, oltre alla classifica, ridà fiato al morale di tutto l’ambiente. La partita del Santa Colomba, dobbiamo dirlo, non è stata di quelle esaltanti ma ha regalato comunque emozioni da entrambe le parti; sono stati più che altro gli episodi a decidere la gara. Particolare clamore ha infatti suscitato il secondo vantaggio dei granata, apparso in netto fuorigioco.
Mangone, squalificato ed in tribuna, non sconvolge l’undici titolare schierando il solito Alessi in appoggio alle due punte Gurma e Rossi e dimostrando di voler affrontare la prima della classe a viso aperto. In difesa Lanna e Sperotto riprendono il loro posto accanto a capitan Zini mentre in mediana sono confermati Calzi e Viapiana. La gara parte sottotono e rimane bruttina per i primi 30 minuti, soprattutto perché i granata tengono bene il campo e non permettono ai campani di rendersi pericolosi. L’unico sussulto è quello dell’attaccante Cipriani che manda sul fondo al minuto 11′. La partita si accende appena dopo la mezz’ora quando sempre Cipriani manda appena alto un tiro da buona posizione ed un minuto dopo colpisce di testa sul fondo dopo un banale errore di Matteini.
Proprio quando la Reggiana sembra subire la personalità dei giallorossi ecco il gol che sorprende tutti: Viapiana cede a Rossi che finta il passaggio e mette dentro alle spalle di Baican: decisiva, da ammettere, è la deviazione del difensore Signorini. Reggiana coraggiosa e fortunata. Peccato che, ad un minuto dal fischio di metà gara, i campani trovino il pareggio: Sperotto mette giù Cia in area di rigore: il fallo non è evidentissimo, almeno non quanto la doppia capriola in avanti dell’esterno campano. Sul dischetto va il giovane Antonio Vacca, classe ’90, che non sbaglia e batte Silvestri. Dopo 45 minuti il risultato è in netto equilibrio.
La ripresa riparte sulla falsariga del primo tempo: gara brutta e spezzettata, giocata con forza a centrocampo; il ritmo cala, soprattutto a causa dei 30 gradi registratisi a Benevento. Ancora un volta è un episodio a spezzare la sonnolenza degli spettatori paganti. Da un lunghissimo rinvio di Silvestri, Rossi pesca Gurma, che si trova nettamente al di là dell’ultimo uomo partenopeo; il guardalinee però non segnala nulla e l’attaccante albanese segna indisturbato il nuovo vantaggio granata. Lo stadio insorge; dalle tribune piovono bottigliette d’acqua ed oggetti di ogni tipo addosso al malcapitato Silvestri e il giudice di gara fatica a contenere gli animi. Da qui in avanti è il caos il protagonista sul terreno di gioco. La partita diventa ancora più maschia e dura di quello che era già . Al minuto 39 il solito Cipriani ci grazia mandando fuori da pochi metri. Due minuti più tardi la dea bendata torna a baciare i granata: punizione dal limite di Anaclerio che colpisce clamorosamente il palo. Sembra essere il segno che, oggi, il colpaccio è possibile. La doccia fredda arriva, però, ancora una volta all’ultimo secondo. E’ il minuto 44 quando Cia rimette la gara in parità. Gara finita? Neanche per sogno. Il direttore di gara assegna ben 7 minuti di recupero in cui il Benevento prova a vincere la sua terza partita consecutiva. I campani non fanno però i conti con Silvestri che salva per ben 2 volte i suoi compagni dalla beffa. Fischio finale e risultato in cassaforte.
Sarei bugiardo a non ammettere che, oggi, la dea bendata a strizzato più di un occhio ai ragazzi di Mangone. La svista arbitrale sul gol di Gurma è madornale e il palo ha salvato i granata sulla perfetta punizione di Anaclerio. Cipriani poi, l’uomo più pericoloso dei giallorossi di Simonelli, è stato incredibilmente impreciso in più occasioni ed il rigore assegnato ai padroni di casa è di quelli che lasciano molte perplessità. Sarebbe altrettanto ingiusto però, dare tutti i meriti alla fortuna. La squadra ha lottato con i denti per tutti i 90 minuti ed ha costretto la squadra di casa a non giocare come loro abitudine. I ragazzi sono stati bravi a sfruttare le poche occasioni a loro disposizione, anche se, hanno dimostrato poco carattere nel gestire la pressione dopo il gol in fuorigioco assegnatogli. Il pareggio ottenuto ci toglie si quel fastidioso segno meno dalla classifica ma sopratutto ci da morale per il futuro. La Reggiana di oggi è apparsa finalmente viva, con la voglia di combattere e di non mollare dei giorni migliori. La prestazione di Benevento va presa come punto di partenza per tutta la stagione. Il campionato della Regia parte da qui .