Dopo un girone d’andata chiuso nel peggiore dei modi, con quattro sconfitte consecutive, la dirigenza granata ha finalmente deciso di dare una svolta a questa tormentata stagione e di cambiare definitivamente pagina. Mangone è uscito silenziosamente di scena e Lanna vi è entrato in punta di piedi.
Attorno a questo cambio di guardia, infatti, nessuno vuole creare aria di grandi aspettative dato che molte sono le incognite e poche le certezze: Lanna è alla prima esperienza su una panchina da professionista e non sa ancora con chi dividerà il duro compito di salvare la squadra dall’abisso in cui è sprofondata. D’altro canto il gruppo lo conosce bene, forse meglio di tutti, ed è l’unico in grado di motivare a dovere i suoi ragazzi; da giocatore porta la grande esperienza acquisita sul campo che però non è facile da trasferire in panchina. Il modulo e lo stile di gioco del nuovo mister sono anch’essi una grande incognita anche se quasi sicuramente il punto di partenza dell’ex difensore sarà l’altro grande trascinatore granata, Beppe Alessi. Ancora una volta, quindi, la riscossa reggiana partirà dall’uomo più estroso e talentuoso della truppa che anche quest’anno ha dimostrato di essere decisivo per le sorti della società di Barilli.
Lanna dovrà quindi scegliere il ruolo da affidare ad Alessi e fare in modo che la squadra giri attorno a lui, insomma un po’ come fa il Milan con Ibrahimovic o la Juventus con Pirlo, giocatori che quando mancano fanno sentire sempre la loro mancanza. La Reggiana però non è un grande club e non ha a disposizione giocatori all’altezza di sostituire il leader della squadra; arriveranno (probabilmente) alcuni giocatori, forse giovani promettenti, ma bisognerà accettare il fatto che questa squadra non cambierà di sicuro né fisionomia né protagonisti. La società difficilmente farà botti a gennaio (non ne fa nemmeno in estate) e Lanna dovrà per forza tirare fuori il massimo dai giocatori che avrà a disposizione e lo dovrà fare il più in fretta possibile visto che la ripresa del campionato è ormai alle porte.
Il calendario, per fortuna, viene incontro al nuovo tecnico presentando due impegni sulla carta abbordabili e che ci rifiutiamo di chiamare scontri diretti: domenica al Giglio, arriva il Pavia, penultimo a soli 9 punti mentre il secondo turno del girone di ritorno vedrà gli uomini di Lanna impegnati nella trasferta di Monza contro i brianzoli di Motta, anch’essi in piena zona play-out a quota 13 punti. All’andata, contro queste due formazioni, i granata ottennero però solamente un punto (pareggio in Piemonte e sconfitta in casa contro il Monza) e gli impegni non sono quindi da prendere sottogamba. Settembre però è lontano. I tempi erano diversi e oggi il vento (si spera) è cambiato.