La settimana che porta alla gara interna contro il Pisa, non è certo di quelle più rosee per la Reggiana di Mangone e Barilli. Dopo l’ennesima brutta figura rimediata contro il Carpi, i dubbi sono tanti ed il futuro è sempre più incerto. I tifosi, poi, sembrano avere esaurito la pazienza. Il principale responsabile sembra essere sempre lui: mister Amedeo Mangone. All’allenatore dei granata vengono imputate le scelte sbagliate nello schierare la formazione da mettere in campo e, soprattutto, l’incapacità di saper leggere la partita.
Il tecnico lombardo ha visto già in passato il suo posto essere messo in discussione, tra febbraio e marzo scorsi, ma ancora una volta sa di avere il pieno appoggio del presidente e della dirigenza. Le colpe, però, non possono essere indirizzate verso un solo bersaglio. Diciamo la verità: questa squadra non è all’altezza degli obiettivi dichiarati da tutti ad inizio stagione. Il colpo di mercato dell’estate è stato l’arrivo in terra emiliana del promettente portiere Davide Silvestri, ancora molto giovane e che sta dimostrando solamente a tratti il suo reale valore; la difesa, schierata a 3 o a 4 poco importa, incassa troppe reti ed e priva di un leader che sia capace di prendere per mano la situazione vista la fase calante di capitan Zini. In avanti, né Gurma né Redzic si sono dimostrati all’altezza di svolgere l’importantissimo ruolo di prima punta a fianco di Rossi e dell’intoccabile Alessi: Mario è un lottatore, si, ma non certo un goleador.
Ancora peggiore è il discorso riguardante il centrocampo. Ad ora, la Reggiana non possiede quel frangiflutti capace di legare insieme attacco e difesa, né un giocatore che riesca a dettare i tempi di gioco: Calzi è un buon mediano ma non ha le caratteristiche di regista arretrato (alla Pirlo per interderci) mentre Viapiana sta ancora cercando per il campo il suo fantasma. Capitolo giovani, il più delicato. Nessuno dei ragazzi classe ’90 ha sorpreso, ad eccezione di Iraci, decisivo nella gara vinta contro il Foggia. Sperotto, Bovi, Siragusa, Ardizzone sono tutte belle promesse che restano però incompiute. Urge di conseguenza intervenire al più presto sul mercato per aggiungere almeno due o tre pedine che vadano a rafforzare difesa e centrocampo.
Barilli e soci dovranno quindi mettere mano al portafogli se non desiderano perdere ulteriormente quel poco di fiducia che, in questo momento, è rimasta a tifosi e sportivi reggiani nei confronti della società granata. Sempre se saranno loro a dover aprire le tasche. In un’intervista rilasciata al Giornale di Reggio, infatti, Giuseppe Iaquinta (padre di Vincenzo, attaccante della Juventus) ha ammesso l’esistenza di una cordata di imprenditori intenti a rilevare la Reggiana e lo stadio Giglio già a partire dal prossimo dicembre. Iaquinta, nel ruolo di mediatore, ha incontrato il mese scorso Barilli e Corsi e, a quanto pare, la trattativa sarebbe in uno stato più che avanzato anche se di cose concrete ancora non se n’è vista l’ombra. Il presidente Barilli ha, difatti, ripetuto più volte la volontà di non abbandonare il timone e di accettare l’entrata in società solamente di partner di minoranza. Il discorso, però, è ben più ampio di quello che sembra in quanto si sarebbe parlato anche dell’acquisto dello Stadio Giglio, in mano al Tribunale. Comunque andrà a finire, l’unica cosa certa è che questa Reggiana ha bisogno di certezze, e ne ha bisogno in breve tempo. Nessuno di noi, penso, abbia voglia di rivivere le pene dell’inferno della Seconda Divisione.
Arriva il Pisa
Buone notizie arrivano dall’infermeria per tirare su il morale a mister Mangone. Gurma, Siragusa e Fedi sono tornati regolarmente in gruppo e si sono allenati insieme ai compagni. Anche Paolo Rossi è sulla via del recupero e potrebbe essere disponibile già per la gara di domenica contro il Pisa. Niente da fare ,invece, per Benedetto Iraci, uscito malconcio nel posticipo di lunedì contro il Carpi: per lui sospetto stiramento e niente Pisa. Beppe Alessi è uscito anzitempo nella partitella di ieri per una lieve distorsione alla caviglia sinistra che comunque non preoccupa i medici granata. Per la partita contro i toscani, Mangone potrebbe riproporre quel 4-2-3-1 visto nella seconda metà di gara contro il Carpi, con il trittico Alessi, Matteini, Esposito a supporto dell’unica punta Mario Gurma. In alternativa il classico 4-4-2. In difesa, Lanna è stato provato centrale di sinistra al posto di Mei ma è più probabile che l’esperto difensore ex Chievo venga spostato nel suo solito ruolo sulla fascia.