Calendario alla mano, non è difficile comprendere che gran parte del futuro della Reggiana si giochi nei prossimi 180 minuti di campionato. La sfida di domenica al ‘Città del Tricolore’ contro il Feralpi Salò e la successiva trasferta a Como rappresentano due scontri diretti che, in chiave salvezza, Apolloni e i suoi non possono assolutamente sbagliare se non vogliono rimanere invischiati fino alla termine della stagione nella pericolante zona play-out. La classifica è ancora piuttosto corta, è vero, ma le occasioni per fare punti pesanti si assottigliano partita dopo partita con i granata che, come se non bastasse, iniziano la corsa salvezza in ultima posizione dal ‘basso’ dei loro 18 punti conquistati in 19 incontri disputati. Contro i lombardi di Remondina e Tedeschi, Apolloni dovrà fare a meno di Zanetti ed Alessi – entrambi squalificati – ovvero due dei pochi elementi in grado di dare qualità ed idee alla squadra, obbligando probabilmente il tecnico granata a cercare un’alternativa al suo inossidabile 4-3-1-2 magari con l’innesto di ali offensive quali Matteini e Sprocati in un più classico 4-4-2. La squadra sorta sulle rive del Garda arriva in pianura fresca di due importanti successi consecutivi contro Cremonese e San Marino che, oltre a ridare vigore e fiducia a tutto l’ambiente, hanno fatto fare un bel salto in classifica agli stessi lombardi, ora a +4 dalla zona retrocessione. Rispetto alla gara d’andata, i bresciani hanno aggiunto un tassello per reparto nella sessione di calciomercato appena conclusasi e possono contare su un Mattia Montini – attaccante classe 92 – in più che all’esordio ha deciso con un gol la delicata sfida contro il San Marino. Assenze e volti nuovi a parte, la gara di domenica ha per la Reggiana un solo risultato utile, la vittoria, visto che l’ennesimo pareggio rischierebbe solamente di far restare indietro i granata in questa pericolosissima corsa all’ultimo punto. Il popolo reggiano, forse, non potrebbe reggere anche a questa.
In casa Trenkwalder, invece, sembrano non avere fine le prove da novanta. Dopo le gare contro Siena e Venezia, i biancorossi ospiteranno domenica l‘Acea Roma di Calvani e Datome che arriverà al Palabigi con l’obiettivo di portare a casa altri due importantissimi punti play-off. I capitolini sono reduci da ben quattro vittorie esterne consecutive tra le quali spiccano quella di Brindisi e l’ultima di sette giorni fa in casa di Cantù, trascinati da un Luigi Datome sempre più leader della squadra e da ben sette gare sopra i 20 punti a partita. Dal canto loro, i biancorossi dovranno fare affidamento al solito asse Taylor-Brunner-Cinciarini sperando di trovare finalmente anche un maggior apporto dalla cosiddetta panchina; coach Menetti dovrà infatti far fronte alle sempre più insistenti critiche che vedono tutto il potenziale offensivo biancorosso nelle mani del top scorer di gennaio Taylor e nelle giocate del duo Brunner-Cinciarini ponendo le sorti di ogni partita nelle mani di questi tre giocatori. Diverso invece il discorso difesa, punto forte del quintetto biancorosso, nella quale ogni elemento sostituisce senza far mancare nulla alla squadra il rispettivo titolare di ruolo; nonostante tutto, quella di domenica sera sarà un’altra sfida che testerà nuovamente le ambizioni di Taylor e compagni prima di tuffarsi nell’entusiasmante avventura della Final Eight di Coppa Italia. E la batosta della gara d’andata urla ancora vendetta.