Gianluca Ferrari
Le speranze di togliersi quel brutto segno meno dalla classifica e di lasciarsi alle spalle l’orribile faccenda scommesse già alla seconda giornata, si sono invece spente proprio nel secondo turno di campionato dei granata. Il modesto Monza espugna il Giglio grazie soprattutto alla pallida prestazione degli uomini di Mangone.
Il tecnico lombardo deve fronteggiare l’emergenza difesa e prova a buttare nella mischia il giovane Siragusa accanto a capitan Zini ed Aya mentre in avanti il tandem Gurma–Rossi è supportato dall’estro di Beppe Alessi. Granata che sembrano partire con il piede giusto ma un errore proprio di Siragusa spiana la strada ai brianzoli che conquistano un calcio di rigore già dopo dieci minuti, trasformato impeccabilmente dal loro capitano Iacopino. La Reggiana sembra frastornata e solo un grande intervento di Silvestri salva i granata dal due a zero.
La reazione non c’è, il gioco latita e solo un invenzione dei singoli sembra poter risolvere la situazione: ci prova come al solito Alessi, il più talentuoso, ma la sua punizione finisce di un soffio alta sopra la porta ospite. La Reggiana spinge a tratti ed è pericolosa solo sui calci da fermo. Scoprirsi troppo, poi, gioca brutti scherzi ed è proprio in contropiede che gli ospiti trovano il raddoppio con un destro angolato di Uggè in chiusura di primo tempo.
Veramente troppo l’autostrada regalata al laterale del Monza al quale va comunque riconosciuta la freddezza davanti alla porta, caratteristica non proprio eccelsa di un terzino. Mangone corre immediatamente ai ripari sostituendo Siragusa e Bovi con Bettati ed Iraci ma i primi 45 minuti si chiudono con il doppio svantaggio granata, subissati dai fischi mentre raggiungono gli spogliatoi.
La ripresa non intona una sinfonia diversa. Reggiana che pressa senza convinzione ed attacca con altrettanta confusione. Al 13′ Rossi ci prova da posizione impossibile ed un minuto dopo Calzi ci regala finalmente il primo tiro pericoloso verso la porta: Mercandalli è però bravo a mettere in angolo. Alla mezz’ora il colpo che riaccende la speranza dei tifosi: calcio d’angolo dalla sinistra sul quale Alessi arriva prima di tutti ed insacca il 2 a 1. Lo stadio si riprende, tutti a credere nella possibile rimonta. Ma è solo un episodio. Nei restanti 15 minuti i granata fanno ben poco per raggiungere almeno il pareggio. L’unica nota riguarda un bel tiro di Viapiana che finisce a lato di poco. Poi il nulla. Fischio finale e sconfitta meritata.
La sconfitta, come sempre, ci può stare ma quello che preoccupa è la prestazione degli undici di Mangone. La manovra è apparsa lenta e macchinosa e basata esclusivamente sulle fiammate individuali. A parziale discolpa del tecnico, è da dire che oggi sono mancati gli uomini più importanti (Viapiana e Calzi su tutti) mentre in difesa mancano le alternative ai titolari. Mangone, insomma, dovrà lavorare parecchio per rimettere subito in carreggiata la squadra. La prossima fermata, però, si chiama Benevento, che si è già tolto i 6 punti di penalizzazione di partenza.