Anno nuovo, vecchia Reggiana. La stagione 2013/14 dei granata del nuovo corso Battistini inizia nel peggiore dei modi con la sconfitta nella prima giornata di Coppa Italia di Lega Pro sul campo del modesto Forlì, formazione che parteciperà al prossimo campionato di Seconda Divisione. Alessi e compagni – passati in vantaggio grazie ad un gol di Antonelli – subiscono la rimonta e chiudono addirittura in nove la sfida con i romagnoli ma soprattutto dimostrano di avere ancora parecchio lavoro da fare sul piano del gioco e dell’intesa di squadra.
VECCHIA E NUOVA GUARDIA Nel primo impegno ufficiale della stagione, Battistini (in tribuna perché squalificato) affida le chiavi del centrocampo e del gioco granata ai senatori Alessi, Parola e Zanetti ai quali affianca la freschezza della numerosa schiera di giovani approdata quest’anno nella città del Tricolore (Cavion, Anastasi, Rampi, Possenti, Solini). Ad eccezione del primo quarto d’ora, però, la nuova Reggiana fatica ad imporre il proprio gioco ai padroni di casa non riuscendo a sfruttare a pieno le rampanti corsie esterne e dimostrandosi ancora una volta poco letale sotto porta (due le occasioni fallite a tu per tu con il portiere). L’espulsione a metà ripresa di Cossentino (sì ancora lui) complica non poco il lavoro ai granata che, nonostante la rete del vantaggio siglata da Antonelli, soffrono gli avversari per tutta la seconda frazione di gioco subendo l’inevitabile rimonta e chiudendo la gara addirittura in nove uomini per la doppia ammonizione inflitta a Possenti.
COSA FUNZIONA E COSA NO Sconfitta a parte, il nuovo 4-2-3-1 di Battistini sembra aver conferito alla squadra una maggior quadratura rispetto all’anno precedente con la coppia tutta forza ed esperienza Zanetti-Parola a fare la voce grossa in mezzo al campo dando maggior tranquillità e più libertà di movimento alla “stella” Alessi. Gli esterni d’attacco, poi, hanno sempre dato una mano in fase di copertura permettendo alla squadra di giocare con un assetto più corto e compatto; anche i terzini, a loro volta, hanno contribuito a dare maggior spinta sulla fasce anche se in maniera abbastanza discontinua ed imprecisa. Restano però parecchi dubbi ed incertezze riguardanti la manovra e la fase offensiva: questa squadra dimostra di doversi affidare come sempre alle giocate del suo capitano e manca, ancora oggi, di una prima punta forte e con il fiuto del gol che possa finalizzare le azioni provenienti dalle fasce. Punto dolente sono, infine, le solite amnesie difensive (espulsioni comprese) che anche in questo esordio stagionale hanno permesso agli avversari di ribaltare in un attimo le sorti della gara.
CHI SALE E CHI SCENDE Passando alle prestazioni dei singoli, il pollice alto va sicuramente ad Andrea Parola che, oltre ad essere uno dei più in forma in casa granata, ha dimostrato di essere un vero mastino in mezzo al campo non concedendo mai nulla all’avversario. Buone le prove di Piccinelli (sempre presente in fase offensiva ma al quale manca l’ultimo passaggio) e di Rampi che, nonostante il gol sbagliato a tu per tu con il portiere, è stato uno dei pochi a dare continui grattacapi alla difesa avversaria. Alessi, guarda caso, continua ad essere il punto fermo della squadra insieme a Bellucci mentre dietro la lavagna finiscono Cavion (bel giocatore ma ancora troppo fumoso) Anastasi e gli espulsi Cossentino e Possenti che hanno “sporcato” con due errori una prova fino a quel momento quasi perfetta.
La formazione granata scesa in campo questa sera:
Bellucci, Piccinelli, Possenti, Zanetti, Cossentino, Solini, Rampi, Parola (33′ s.t. Viapiana), Anastasi (24′ s.t. Dametto), Alessi, Cavion (14′ s.t. Antonelli). A disp. Leone, Capitanio, Brunori Sandri, Cais. All. Olorunleke