Sarà una domenica di festa, oltre che di calcio, quella che attende i tifosi e gli sportivi reggiani. L’11 marzo sarà, infatti, la Giornata Granata, l’occasione speciale scelta dalla società per intitolare lo stadio cittadino a “Reggio Emilia Città del Tricolore”. La nuova denominazione è stata fortemente voluta sia dall’assessore Del Bue che dal sindaco Delrio in omaggio al capoluogo emiliano “culla” della bandiera nazionale ma soprattutto per far passare agli albori il vecchio nome dello stadio, il“Giglio”, frutto di un accordo commerciale (anche se la Newlat, attuale proprietaria della Giglio, ha protestato vivacemente, rivendicando la validità del contratto fino al 2044) . La cerimonia di intitolazione avrà inizio alle 12.30 con il saluto delle autorità, a seguire il classico rinfresco riservato agli invitati e, ovviamente, la partita Reggiana-Carpi. Già proprio i “cugini” modenesi potrebbero giocare il ruolo di guastafeste nella giornata del battesimo del nuovo (almeno nel nome) stadio granata e rovinare la festa a tutti i tifosi che accorreranno ad assistere alla gara. Ma, si sa, il calcio non è fatto per sentimentalisti. I biancorossi di Notaristefano giocano per tutt’altri obiettivi e non si faranno certe impietosire dalla messa in festa dell’impianto reggiano, nel quale ormai iniziano a sentirsi come a casa loro avendovi giocato tutte le gare interne della stagione. Non deve tanto meno ingannare la “pareggite” stile Juventus della quale i modenesi sembrano soffrire (quattro pareggi nelle ultime quattro partite) viste le avversarie affrontate: nell’ordine, Ternana, Taranto Avellino. Il Carpi si trova saldamente in zona promozione e gioca esclusivamente per migliorare la propria posizione in classifica che definirà l’accoppiamento nei play-off. La Reggiana di questi tempi, poi, non fa paura a nessuno: Zauli, dopo il buon inizio con Pavia e Monza, ha inanellato una serie di risultati negativi culminati domenica scorsa nell’incredibile sconfitta interna contro il Foggia e conseguente – meritata – contestazione da parte della tifoseria. Il tecnico granata non è ancora riuscito a trovare un’alternativa di gioco valida a compensare la mancanza del suo uomo più talentuoso, Alessi, ed appare piuttosto in confusione. Il Carpi non è forse l’avversario più consono a testare nuovi assetti ma la classifica impone a Zauli di affrettare le scelte e trovare al più presto una soluzione. Monza e Spal sono sempre più vicine e pronte ad approfittare dell’ennesimo passo falso granata che andrebbe ad aprire scenari mai pensati prima, soprattutto ad inizio stagione.
Domenica scenderà in campo anche la Trenkwalder di coach Menetti che, al Palabigi, ospiterà la fortissima Enel Brindisi. I biancorossi stanno attraversando il momento più difficile della loro stagione e il calendario certo non li aiuta. Dopo la gara con i pugliesi, Robinson e compagni sono attesi dalle insidiose trasferte di Pistoia (altra candidata alla serie A) e Sant’Antimo, vera mina vagante della Legadue. Menetti deve fare i conti con una condizione fisica generale piuttosto deficitaria e, come se non bastasse, con l’infortunio muscolare di Robinson, in dubbio per la gara di domenica. I playoff sono già assicurati ma il sogno di una promozione diretta nella massima serie si sta pian piano affievolendo.