Gianluca Ferrari
Delicata trasferta per i granata di mister Mangone in quel di Avellino. Per la sfida di domenica al “Partenio”, il tecnico lombardo non avrà a disposizione gli infortunati Rossi, Iraci e Viapiana oltre agli squalificati Lanna (due giornate di stop in seguito all’espulsione contro il Pisa) e Alessi. Reggiana in piena emergenza , dunque, e Mangone dovrà ancora una volta reinventarsi gli undici da schierare sul terreno di gioco.
Le indiscrezioni dei giorni scorsi avevano dato come possibili i recuperi di Rossi e di Iraci ma entrambi i giocatori sentono ancora dolore e lo staff medico ha deciso di non rischiare; per Viapiana invece si parla di uno stop di almeno tre settimane. Analogo il discorso per Matteini: la lastra alla spalla non ha rilevato fratture ossee ma l’attaccante sente ancora molto fastidio; nonostante questo, il giocatore si sta già allenando con la squadra per poter scendere in campo domenica nell’incerottata Reggiana che sfiderà l’Avellino.
Gli irpini, vista la classifica, non se la passano di certo meglio in questo periodo: 11 punti dopo dieci giornate di campionato sono un pessimo bottino per una squadra che ha calcato palcoscenici migliori. I bianco verdi di Bucaro hanno avuto sin dall’inizio un andamento altalenante subendo ben tre delle cinque sconfitte entro le proprie mura di casa. L’attacco non ha fatto faville finora, nonostante le giovani promesse Thiam (primavera Inter) e Zigoni (giovanili del Milan) mentre la difesa è una delle più bucate di tutto il torneo con un solo gol incassato in meno rispetto alla Reggiana, che come sappiamo è la terza più battuta sinora.
Con una vittoria i granata andrebbero addirittura a superare in classifica i campani e a lanciarsi verso una posizione più consona al loro valore. I precedenti con gli irpini, però, non sono dei più rosei: tutti ricorderanno la sfida play-off della stagione 2004/05 quando 7000 tifosi granata invasero lo stadio “Zini” di Cremona (il Giglio era inagibile) per spingere la squadra verso la B. La Reggiana di Giordano venne però sconfitta per 2-1 dagli irpini e vide sfumare il sogno della serie cadetta sul gol del 2-2 dei bianco verdi che chiuse la gara di ritorno al Partenio.
Oggi, però, le cose sono completamente diverse: entrambe le squadre si trovano in basso alla classifica dopo un inizio non esaltante e la sfida si presenta come il possibile punto di ripartenza per almeno una delle due compagini. Il pareggio non serve a nessuno ma per una Reggiana in queste condizioni un punto in terra irpina sarebbe a dir poco prezioso. Con almeno 5 titolari fuori causa, mister Mangone dovrebbe ripresentare Mei al centro della difesa a fianco di capitan Zini, con Aya e Sperotto sulle fasce; a centrocampo Bovi affiancherebbe centralmente Calzi con Arati e Matteini sugli esterni mentre in avanti Esposito sarebbe in appoggio a Gurma.
Da segnalare, però, le non perfette condizioni di Zini (uscito anzitempo dall’allenamento per un fastidio al polpaccio) e quelle note di Matteini. Se entrambi non dovessero partire dal primo minuto, Arati potrebbe essere arretrato sulla linea dei difensori con Aya centrale mentre Esposito rientrerebbe nella sua naturale posizione di esterno di centrocampo e Redzic affiancherebbe Gurma in avanti. Insomma le idee sono tante, i giocatori pochi. Ancora una volta Mangone ha l’occasione di dimostrare che non è l’incompetente che molti descrivono. La Reggiana, poi, ha un estremo bisogno di continuità per uscire da questo inizio disastroso e l’allenatore ha lo scomodo quanto legittimo dovere di esserne il conduttore.