Profezie di primavera: l’oracolo ci svela il futuro della Reggiana

Alessandro Barilli

Budget, rinnovi contrattuali, ingresso di nuovi soci. Ruota intorno a queste tre incognite il futuro della Reggiana, che ha terminato un campionato di alta classifica ma senza la ciliegina dell’ingresso ai playoff promozione. Un’incompiuta, questa Reggiana edizione 2010 – 2011, che ha pagato in modo inatteso le rinunce al bomber Paolo Rossi e al cavallone Nardini, cardini della stagione precedente. Una squadra partita per puntare sui giovani, molti dei quali bocciati: della batteria sono stati promossi in pratica solo Romizi e D’Alessandro, che però già nella stagione precedente avevano calcato il campo del Giglio facendo vedere buone qualità, così come il portiere Manfredini.

Fragoroso lo splash di Chinellato, giocatore di grandi potenzialità mai espresse, alterno Aya pur se in evidente crescita, un ufo Adamo (ex nazionale giovanile infortunato), Maritato discreto ma poco incisivo nella fase decisiva della stagione, Esposito molto interessante ma in prospettiva per la prossima stagione. Dispersi Mangiarotti e Tonetto, mai visto Bettoni, gravemente infortunato Iraci dopo un inizio con tante ombre. Una strage. Sono stati i vecchi a fare la differenza nel bene e nel male: Alessi, Temelin, Saverino, un sorprendente Mei. Decisivi anche e soprattutto quando non hanno reso secondo le aspettative: i chiari di luna di un declinante Max Guidetti sono stati un colpo mortale per le ambizioni della squadra. Il bomber è partito alla grande per poi bloccarsi a fine ottobre: da allora non ha più segnato, un dato incredibile per uno che di solito “impallina” a ripetizione.

Ora la società dovrà programmare il futuro, tentando di tenere insieme il rafforzamento della squadra e il ripianamento dello “sbilancio”. Il presidente è stato chiaro: occorre spendere meno per i calciatori, con evidente riferimento ai “vecchi”. Si tenterà di tenere Alessi, sulla via dell’addio Temelin e Mei: queste le indicazioni che provengono dagli ambienti granata, a condizione che il mister resti Mangone. Se la guida tecnica cambierà, i giochi saranno ovviamente riaperti.

Barilli, poi, ha recentemente parlato del possibile ingresso di un socio “di peso” nella Reggiana: una trattativa avviata negli scorsi mesi che a fine stagione potrebbe vedere una nuova accelerazione. Top secret il nome dell’imprenditore, rimasto nell’ombra in attesa della definizione dei risultati sportivi della squadra. Solo quando si saranno chiarite tutte queste incognite si potrà davvero parlare di mercato, anche se c’è da giurare che un vecchio lupo di mare del mercato come Tito Corsi abbia già messo gli occhi sui potenziali acquisti per il prossimo anno.

Di sicuro, come accennavamo, la società tornerà a puntare sui giovani. In particolare occorrerà valutare la crescita del 93 Nicolas Bovi, centrocampista che pur ancora in fase di maturazione quest’anno ha lasciato intravedere qualità superiori alla media tra fisico, tecnica e personalità. Possibile anche il rilancio di un giocatore come Matteo Arati, ragazzo che ha dimostrato di poter stare in una Prima divisione di Lega pro di livello certamente non eccelso. Poi Corsi e Lancetti tenteranno di sfruttare i loro canali privilegiati con certe società di serie A per farsi prestare qualche prospetto interessante dallo stipendio abbordabile per una società di Lega Pro. La società negli ultimi anni si è mossa bene allacciando rapporti con squadre come Fiorentina, Genoa, Juve e Inter: protagoniste non solo a livello senior ma anche a quello giovanile.

E’ difficile immaginare in anticipo chi potrà venire a Reggio da queste quattro squadre ma di sicuro i nomi interessanti a cui farebbe bene un’esperienza nei pro non mancano. Tra i ragazzi scesi in campo domenica scorsa per i playoff del campionato Primavera sono diversi quelli che potrebbero far comodo alla Regia. Nella Fiorentina a parte le stelle Iemmello (un bomber alla Gilardino) Carraro (trequartista molto tecnico e assolutamente discontinuo) Acosty (straripante ma difficile da rivedere a Reggio) e Ryder Matos (Manchester City su di lui), in terza serie potrebbero fare esperienza giocatori come il terzino Piccini, il metronomo di centrocampo Taddei e il portiere Seculin (già nazionale giovanile). Nell’Inter vista all’opera contro il Milan diversi giocatori destinati a far carriera ad alti livelli: notevole il centrale difensivo Benedetti, che difficilmente scenderà in terza serie, così come il gioiellino playmaker Crisetig e bomber Dell’Agnello; spendibili in categoria anche gli esterni difensivi Biraghi e Natalino oltre al portiere Bardi. Nel Genoa, che sta facendo un gran campionato quest’anno, si parla molto bene di Sturaro (centrocampista di grinta, corsa e qualità) e di Doninelli (definito come un piccolo Aquilani, molto quotato tra gli osservatori). Infine nella Juve di quest’anno si sta mettendo molto in mostra Filippo Boniperti, cognome garanzia di un certo pedigree, esterno d’attacco di ottima tecnica individuale: difficile da raggiungere, è nel giro dell’under 20. Molto quotato il centrocampista centrale Giandonato, spendibili in Lega Pro le punte Libertazzi e Giannetti e il difensore centrale Camilleri.

Simone Russo

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