Prato – Nasce ufficialmente a Prato il comitato “Giuristi per il Sì” in vista del referendum costituzionale di ottobre, alla presenza dei suoi coordinatori, gli avvocati William Dispoto e Andrea Cautillo, per dimostrare che la riforma costituzionale, non solo è una buona riforma, ma persegue nel modo migliore l’attuazione dei suoi principi fondamentali e assicura la tutela dei diritti.
Referendum costituzionale: nasce il comitato “Giuristi per il Sì”
“In autunno ci saranno una serie di incontri”, afferma in apertura di conferenza, Dispoto, “con i cultori del diritto: avvocati, notai, professori universitari, costituzionalisti, per offrire all’opinione pubblica, quanto più è possibile, un’informazione ampia e corretta sulle ragioni del “SÍ”che darebbero un’accelerazione al processo riformatore del nostro sistema paese fermo da più di trent’anni”.
“Infatti”, prende, poi, la parola Cautillo,”il referendum ha trovato validi sostenitori in Confindustria e nelle realtà produttive del Paese, che più di tutte soffrono un lungo periodo di immobilismo riformatore che ha portato in primo luogo a ridurre la fiducia dei cittadini nella politica stessa,e in generale nell’autostima del Paese”.
“A chi afferma che il referendum”, dice invece Dispoto,”è legato alla nuova legge elettorale “l’Italicum”, sottolineo che negli incontri dell’autunno prossimo, si cercherà di fare chiarezza su questo punto per sgombrare il campo da possibili confusioni, così come è doveroso ricordare che questo referendum non è un voto contro il governo Renzi ,che è vero ne è stato il promotore, ma è stato varato dal Parlamento nel pieno rispetto della Costituzione stessa”.
“Va da sé”, conclude l’avvocato Dispoto, “che la sua bocciatura, ovvero una vittoria del no al quesito referendario, significherebbe, purtroppo, condannare il nostro Paese alla paralisi e alla sepoltura dell’idea revisionista della Costituzione e l’Italia potrebbe apparire come una democrazia incapace di riformare il proprio ordinamento e di mettersi al passo con i tempi”.
Circa la possibilità dello spacchettamento del referendum, cioè suddividere la riforma in piú quesiti, afferma e conclude l’avvocato Cautillo, “il Parlamento ha votato una legge e ora non è più possibile tornare indietro, ma soprattutto non si può suddividere la riforma in più referendum, perché si avrebbe come purtroppo succede in Italia, una riforma anomala, monca,inefficace e per di più inutile”.
Il coordinatore di Adesso Prato, Andrea Dominijanni, afferma, a sostegno del Comitato Giuristi per il “SÍ”, “che non possiamo lasciarci sfuggire un’occasione storica come questa, con il massimo rispetto di tutte le opinioni in campo, il solo addio al bicameralismo paritario permetterà un drastica riduzione dei tempi di approvazioni e di modifica delle leggi e quindi un recupero di efficienza atteso da decenni “.
In foto a sinistra l’avv. Cautillo; a destra l’avvocato Dispoto.