Referendum eutanasia, procede la raccolta firme, 23mila raccolte in Toscana

Firenze – Avanza la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia legale. Ieri sono state raccolte oltre 380mila firme in Italia, mentre in Toscana sono state il tre 23mila le perosne che hanno firmato la proposta di referndum. Ecco i numeri della regione: Firenze 7366, Massa Carrara 4237, Prato 2799, Lucca 2567, Pistoia 2177,  Arezzo 1156, Grosseto 1042, Livorno 801, Pisa 606, Siena 119. La nota è stata diffusa dall’Associaizone Luca Coscioni, il cui tesoriere, Marco Cappato, ha fatto tappa ieri 12 agosto in Toscana, a Livorno, Grosseto e Tirrenia. .

 “Nessuno deve essere obbligato a subire contro la propria volontà una condizione di sofferenza – dichiara il Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. E l’obiettivo del referendum per la legalizzazione dell’Eutanasia. Oltre 23.000 firme raccolte finora in Toscana e 380.000 in tutta Italia. Il ritmo è quello giusto per raggiungere l’obiettivo delle 500.0000 firme entro il 30 settembre, per decidere dove la politica non ha avuto il coraggio di decidere e per essere liberi fino alla fine”.

 Storica svolta, novità di oggi, il Referendum si potrà firmare anche online sulla piattaforma dell’Associazione Luca Coscioni https://raccoltafirme.cloud/app/

Pochi giorni fa infatti le commissioni Affari costituzionali e Ambiente hanno approvato all’unanimità la proposta di emendamento sulla raccolta firme per i referendum in modalità digitale, tramite identità digitale (Spid) e carta d’identità elettronica (Cie).  Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la firma digitale da oggi è finalmente realtà. Si tratta di una decisione storica di una riforma epocale che offre la possibilità di firmare online referendum e leggi di iniziativa popolare.

Il Referendum per l’Eutanasia Legale è stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione.

Il quesito referendario prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione della cosiddetta “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga).  In caso di approvazione, il principio dell’indisponibilità della vita, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, lascerebbe il posto a quello di disponibilità della propria vita a determinate condizioni, quelle previste dall’ordinamento e dalla Sentenza della Consulta sul Caso Cappato/DjFabo. La possibilità del medico di intervenire su richiesta del paziente per assisterlo direttamente nel fine vita, consentirebbe di trasformare l’Eutanasia clandestina, praticata comunemente in Italia, in Eutanasia Legale e superebbe tutti quei casi di discriminazione che non consentono a malati gravissimi di poter porre fine in modo autonomo alla propria vita pur ricorrendo tutte le condizioni previste dall’ordinamento e dalla Sentenza della Corte costituzionale.

Il Referendum per l’Eutanasia Legale è promosso da Associazione Luca Coscioni e fanno finora parte del Comitato Promotore: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi. Il Comitato è aperto all’adesione di associazioni, partiti, movimenti sindacati e altre organizzazioni, tra i i primi sostenitori ci sono là ARCI nazionale e la CGIL nuovi diritti.

 

 

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