Firenze – Sono arrivati presto, stamattina da Livorno alla stazione di Firenze. Portavano le bandiere e le loro speranze, la rabbia e il loro futuro in spalla, marciando attraverso la città per giungere alle porte della sede della Regione Toscana, in via Cavour. Così, il numeroso presidio di gente “normale” che la crisi ha falciato con la disoccupazione, stamattina sotto le finestre regionali parlava livornese, proveniendo da una delle realtà toscane dove la crisi ha colpito più duro, paralizzando un intero settore che era la spina dorsale dell’occupazione e dello sviluppo dell’area, vale a dire il distretto industriale. Assieme alle bandiere dell’Usb, che ha organizzato la manifestazione, anche quelle di Asia, la sezione del disagio abitativo, quella che si occupa di case. Come a dire che reddito di “dignità” sopravvivenza senza vergogna e casa sono concetti inscindibili. Come lavoro e casa, ovviamente.
Un piccolo gruppo (5 persone) è stato ricevuto in Regione, dove hanno ricevuto assicurazioni sulla costituzione di un tavolo di crisi da aprirsi proprio a Livorno. Sul punto, dunque il reddito di cittadinanza, “siamo ancora lontani”, dicono con amarezza i disoccupati.