Firenze – Con un comunicato emesso in data odierna, l’Inps lancia un monito per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza, dal momento che, per non perdere la continuità dell’erogazione, è necessario il rinnovo della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE 2021 entro la scadenza del 31 gennaio. Per quanto riguarda gennaio, la mensilità è salva, in quanto ci si riferisce ai redditi di dicembre. Dunque, se la mensilità di gennaio arriverà regolarmente, è tuttavia necessario l’aggiornamento da febbraio. Perciò, per percepire il reddito di cittadinanza anche a febbraio, è necessario l’aggiornamento dell’ISEE, in quanto il calcolo delle pensioni e dei redditi di cittadinanza è riferito alle DSU di gennaio 2021.
Ecco i documenti necessari per compilare la DSU 2021:
codice fiscale e documenti di identità del dichiarante;
codice fiscale di tutti i componenti;
contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso di affitto;
documenti che attestano i redditi percepiti nel 2019, ovvero: Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD;
Certificazioni o altra documentazione che attesti compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti al’’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli;
dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2019, ovvero: depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero; tipologia e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, date di riferimento dei rapporti patrimoniali;
giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio presentato ovvero la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti, solo per lavoratori autonomi e società;
certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili). Valore IVIE degli immobili detenuti all’estero;
Atto notarile di donazione di immobili, per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
targa o estremi di registrazione al PRA e/o al RID di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
Alla lista, in caso di disabilità, è necessario aggiungere anche una documentazione aggiuntiva, vale a dire certificati di invalidità e spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.
Infine, ancora una precisazione, come si legge nella nota diffusa il 4 gennaio (oggi) dall’Inps: “A partire dal mese di febbraio 2021, invece, il calcolo dei redditi e pensioni di cittadinanza sarà riferito alle DSU valide del mese di gennaio 2021 e sarà quindi necessario disporre di un ISEE aggiornato. In presenza dei presupposti di legge, il nucleo potrà presentare la DSU per ISEE corrente previa presentazione della DSU per ISEE ordinario. Le dichiarazioni ISEE presentate a partire dal 1° gennaio 2021 avranno validità fino al 31 dicembre 2021”.