Roma – Il reddito di cittadinanza dovrebbe diventare operativo dal mese di aprile, ma nei Centri per l’impiego non è entrato neanche un addetto in più e le Regioni non sanno neanche dove collocare i navigator, gli “accompagnatori” del disoccupato nella ricerca di un impiego. Notoriamente infatti tutto ciò che riguarda le politiche del lavoro fa capo alle Regioni, ma il Governo non ha neanche iniziato il percorso per rendere operativo un provvedimento che ha creato grande attesa sociale.
La denuncia ufficiale arriva da Cristina Grieco assessore regionale e coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, a margine dell’audizione in Senato che si è tenuta in questi giorni: “Sì a collaborare perché non ci siano ritardi nell’erogazione del reddito di cittadinanza a chi lo ha richiesto. Ma sull’organizzazione dei servizi per il lavoro e le politiche attive, le Regioni attendono dal ministro Di Maio risposte puntuali che ad oggi non ci sono: chiedono a che punto siano i decreti per le nuove assunzioni nei centri per l’impiego e chiarimenti sul ruolo dei seimila ‘navigator’ e a chi risponderanno”.
Il reddito deve andare al più presto alle famiglie, prosegue l’assessore: “ma su questo tema c’è un po’ di confusione e non sono certamente le Regioni ad aver fatto ‘casino’, come ha detto il ministro Di Maio. Abbiamo invece detto da subito, fin dal primo incontro con il ministro, che rispetto all’organizzazione dei servizi per il lavoro e alle politiche attive non siamo disposti ad accettare pasticci o soluzioni improvvisate, con diversi aspetti di incostituzionalità”.
Dato che la Costituzione attribuisce la competenza su questi temi alle Regioni: “Abbiamo un solo interesse: l’esigenza che i disoccupati trovino davvero e presto un lavoro e che funzionino bene i servizi. Per questo abbiamo richiamato l’attenzione del Governo ed oggi del Parlamento su tempi, risorse e personale”. Le Regioni stanno ancora attendendo l’assunzione di 1.600 unità per i Centri per l’impiego già stabilita nei provvedimenti del Governo Gentiloni. “Siamo d’accordo con il ministro sul loro potenziamento attraverso l’assunzione di 4.000 nuove unità di personale – continua Grieco -, ma non abbiamo ancora visto i decreti che ci consentano di bandire i concorsi. Vogliamo infine chiarimenti sulla scelta del Governo di far ricorso a 6.000 navigator. Sotto quest’ultimo profilo ci preme di capire in che modo interagiranno con i Centri per l’impiego, in quali sedi lavoreranno e a chi risponderanno”.