CAPRESE MICHELANGELO – Dal 1° al 30 aprile 2017 il Museo Michelangiolesco di via Capoluogo 1, a Caprese Michelangelo (Ar), ospita “Rebus”, mostra personale di Alessandro Tizzi a cura di Giovanni Pichi Graziani.
Domenica 2 dicembre, alle ore 17, l’inaugurazione ufficiale con la presentazione dell’artista alla presenza delle Autorità. Alle ore 18 l’aperitivo nel museo con visita serale alla mostra.
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Caprese Michelangelo, sarà visitabile negli orari di apertura del Museo Michelangiolesco dal martedì al venerdì, dalle 11 alle 17; sabato e domenica dalle 10,30 alle 18,30; chiuso il lunedì.
LA MOSTRA
Un nuovo grande evento espositivo arricchirà il Museo Michelangiolesco per tutto il mese di aprile.
Dopo le due esposizioni monografiche a Milano del 2015/2016, che hanno visto Alessandro Tizzi collaborare con Hilton Hotel Milano, Labello, Nivea, Dash e La Mer, l’artista toscano torna a esporre nella sua regione.
Nella casa natale di Michelangelo Buonarroti saranno in mostra 20 acquerelli e 7 tavole in legno, acrilico e fondo oro. L’artista biturgense trasforma la poesia in materia, attraverso la padronanza della linea e il ritmo dei colori ad acqua. E con meticolosa precisione e stupefacente fantasia, regala un senso di leggera gaiezza e un’onda di emotività a chi osserva la sua arte.
«All’eclettismo artistico di Alessandro Tizzi si contrappone una riservatezza che ha vincolato la conoscenza della sua produzione ad amici e a grandi marchi, committenti di illustrazioni e acquerelli – conferma il curatore della mostra Giovanni Pichi Graziani. – Nel suo lungo percorso, iniziato in adolescenza e mai arrestatosi, c’è sempre stato spazio di condivisione solo per amici e completi sconosciuti, negandosi a una vita pubblica da artista.
Amo immaginare la mostra “Rebus” come un lasciapassare nell’intimità artistica del pittore, un distillato di raffinatezza che trova una linea di continuità tra i fiamminghi del XIV secolo, i geni rinascimentali quali Raffaello, Michelangelo e Botticelli, e la grande pittura e scultura tra Otto e Novecento interpretata da Van Gogh, Gauguin, Rothko, Kapoor, Kahlo e dal recentemente scomparso Mitoraj».
Alessandro Tizzi, classe 1955, vive e lavora a Sansepolcro (AR). Ha iniziato giovanissimo, al liceo, a sperimentare. Prima l’olio, quindi la tempera e qualche lavoro a batik. Poi, per un considerevole lasso di tempo, si è dedicato esclusivamente alla realizzazione di icone. Quest’esperienza su legno lo ha portato alle opere attuali: tavole a fondo oro con soggetti ispirati ad artisti di ieri e di oggi, come Gerard van Honthorst, Raffaello, Bertel Thorvaldsen, Norman Rockwell, Bernard Picart, Annibale Carracci, D.G. Rossetti. Infine, gli acquerelli, che hanno conquistato il pubblico milanese e quello del magazine modaacolazione.com, di cui è direttore creativo.
Già autore del logo di Aboca, Tizzi è attratto dalle arti in genere (pittura, fotografia, scultura, design), o come dice lui “da tutte quelle forme dove ci vogliono cuore, fantasia e mani”.