Firenze – Edilizia scolastica, parte il Rapporto realizzato da Legambiente sullo stato di salute delle strutture educative (fisiche) del nostro Paese, e la Toscana somma alcuni lusinghieri risultati. Intanto, di una cosa si può stare certi, ed emerge in modo chiaro dalle analisi dell’associazione ambientalista: in generale, gli edifici scolastici italiani abbisognano di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza.
L’analisi, che viene svolta annualmente e prende in esame le strutture e i servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia, vede dunque una massiccia presenza toscana nella graduatoria di Ecosistema Scuola di quest’anno. Buona parte dei comuni si piazzano infatti nella parte alta della classifica: apre le danze Prato (4º), seguito da Firenze (17º), Siena (19º), Livorno (20º), Arezzo (29º), Pistoia (35º), mentre le eccezioni riguardano Massa (55º), Grosseto (64º), Pisa (68º), Lucca (78º), che si trovano quasi in fondo classifica.
Prato, pur scendendo di due posizioni, imane nella top ten della classifica generale delle città capoluogo mentre Firenze è la prima in Italia fra le grandi città.
Modello di un’edilizia sicura e sostenibile, Prato da anni presenta ottimi risultati per l’installazione di impianti di energia rinnovabile, coprendo, negli edifici dove sono presenti impianti, il 100% dei consumi. Il comune toscano con delle ottime scuole per sicurezza degli immobili e qualità dei servizi offerti agli studenti si posiziona al secondo posto con (128,08 punti) anche nella graduatoria delle buone pratiche. E per quanto riguarda il certificato di collaudo statico, agibilità, certificazione igienico sanitaria, impianti elettrici a norma e requisiti di accessibilità? Emerge ancora la città laniera, che ha tutte le scuole in regola per quanto riguarda questi requisiti.
Se poi ci si interroga su l’eccellenza riguardo i singoli parametri, Firenze si colloca nelle due top ten dei comuni che investono mediamente di più per ciascun edificio in manutenzione sia straordinaria (con € 56.750) che ordinaria (con € 32.254). Per quanto riguarda Pisa poi, è protagonista per la somministrazione di pasti 100% bio.
“In un quadro di sostanziale incertezza e di crisi senza precedenti, la Toscana sostanzialmente come sistema scolastico tiene. Viene mantenuta cioè un’attenzione alta e apprezzabile verso l’imponente patrimonio dell’edilizia scolastica, con ottime performance soprattutto di Prato e Firenze, che si confermano città capofila della nostra regione” commentano Chiara Signorini, responsabile Scuola e formazione di Legambiente e Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.