Ragazze americane, indagati i due carabinieri denunciati per stupro a Firenze

Firenze – Identificati e indagati i due militari che sono stati denunciati per violenza sessuale da due ragazze provenienti dagli USA, a Firenze. Il tutto sarebbe avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 settembre. Giovedì mattina le ragazze scosse e provate, avevano chiamato il 113 per denunciare di avere subito violenza sessuale da parte di due carabinieri in divisa. Avevano raccontato di essere state accompagnate a casa dalla Flo, la discoteca in piazzale Michelangelo, da due militari, che si trovavano sul luogo per sedare alcuni disordini accaduti in discoteca. I due le avrebbero accompagnate con l’auto di servizio. Le ragazze avevano accusato i carabinieri di aver subito abusi dopo essere state riaccompagnate a casa.

 La polizia scientifica avrebbe esaminato alcuni reperti nella casa dove vivono le due ragazze che confermerebbero la presenza di tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale. Inoltre, sembra che un rapporto sessuale sia stato consumato nell’androne del palazzo, il che confermerebbe ciò che le ragazze avevano raccontato, ovvero che una di esse avrebbe subito proprio in quel luogo gli abusi. Anche altre tracce del medesimo genere sarebbero state rinvenute  dall’ingresso del palazzo fino nell’appartamento delle due giovani.Le analisi mediche avrebbero confermato che le due giovani americane avrebbero avuto rapporti sessuali recenti, e ora si sta cercando di capire se siano da ricondursi o meno a violenza.  

Per quanto riguarda l’auto dei carabinieri, potrebbe essere rimasta per circa 20 minuti in sosta davanti al palazzo del centro storico dove abitano le ragazze. Sarebbero le immagini  di due telecamere di sicurezza situate accanto al palazzo dove risiedono le due americane a riprendere la presenza della vettura. 

Sulla questione, il commento del comandante generale dell’Arma Tullio Del Sette, che ha diramato una nota ufficiale: “Se fosse vero, cosa che auspichiamo tutti venga accertata quanto prima, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita che rende i protagonisti indegni dell’uniforme che indossano e che comporterà gravi conseguenze, anche immediate, sul piano disciplinare e della condizione di stato”.

La ministra della Difesa Roberta Pinotti: “Gli accertamenti sono ancora in corso ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse; si tratterebbe, e il condizionale è d’obbligo, di un episodio gravissimo. Lo stupro è sempre grave, ma è di gravità inaudita se commesso da carabinieri in uniforme”. Sul caso indaga anche la procura militare di Roma, che ha aperto un fascicolo, come è stato confermato all’ANSA dal procuratore militare, Marco De Paolis,   che ha precisato “al momento di tratta di atti relativi al fatto”. Inoltre, De Paolis ha anche detto che le valutazioni verranno fatte una volta ricevuto il rapporto giudiziario.

La questione

 
   

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