Firenze – Visite mediche a Careggi, voglia di Firenze e fiorentinità al Palagio di Parte Guelfa, tifosi in fibrillazione al Bar Marisa, Come tradizione vuole il primo giorno, stagione 2017 – 2018, della Fiorentina non è mai un giorno normale.
E allora alle consuete visite mediche si intravede qualche muso lungo, alle voci di mercato con i consueti colpi a sorpresa si aggiunge il tangibile malumore per le partenze di alcuni big date per prossime e scontate. Ma non basta: Fiorentina è di più e in mattinata in pieno centro storico della città e al centro dell’attenzione, ecco la Fiorentina e il calcio in costume, ecco la Fiorentina della maglia viola ma anche delle maglie con i colori dei quattro rioni storicamente in lotta.
Maglie che hanno impresso, non proprio visibilmente, sul fianco destro (all’altezza del fegato), un simbolico riferimento a Firenze. Un accostamento a rammentare, come ripetuto dall’assessore allo sport e tradizioni popolari Andrea Vannucci, dal Presidente del Calcio Storico Fiorentino Michele Pierguidi, dalla Chief Businnes Officer e membro del CDA ACF Fiorentina Laura Masi, dal Country Manager le Coq Sportif Massimo Mazza e dal Club Manager Giancarlo Antognoni, che la maglia a Firenze è senso di appartenenza, simbolo di unità. Come il calcio storico dimostra – e sono tanti i video, proiettati in sala, dove i calcianti, se le danno di santa ragione, lottano e giocano pur di andare in caccia sempre nel nome di Fiorenza – e come Frank, Jeeg, Zena, Marino, big dei Rossi Verdi, Azzurri e Bianchi, dimostrano indossandola e posando come boxeur stretti attorno al testimonial di casa Federico Chiesa. Vicino a lui Giancarlo Antognoni che non solo durante tutte le interviste sottolinea come sia importante l’attaccamento alla maglia, la grinta e le dedizione che le si deve, ma ribadisce anche che la Fiorentina sarà comunque competitiva.
Al bar Marisa nel pomeriggio, intorno alle 19, come ritiene una parte della Curva Fiesole, ci sarà da vedere quanti non la pensano come il mitico Capitano.