Qui, Quo ma soprattutto…”Qua”. Patto con 60mila cittadini reggiani

Accordi di cittadinanza coi quartieri reggiani per 60mila persone. Il progetto “Qua” itinerante su un mezzo Til…
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L’assessore Valeria Montanari col sindaco Vecchi

“La città è fatta di persone e delle relazioni che intercorrono tra esse. Senza legami sociali è difficile essere una comunità e realizzare una città”. Così il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi ha esordita parlando di “Qua, Il quartiere bene comune” progetto di valorizzazione del protagonismo civico, della partecipazione e cura proattiva dei luoghi pubblici e di relazione  nell’ambito del quale sono stati presentati i nuovi accordi di cittadinanza che saranno sottoscritti da Comune, associazioni e cittadini entro l’estate e le azioni in corso stabilite negli accordi firmati lo scorso autunno-inverno.

I primi quattro accordi firmati (ne restano ancora cinque che coinvolgono altre 60mila persone) riguardano 23mila abitanti. Con 270 partecipanti ai percorsi, 81 sottoscrittori degli accordi e 29 progetti definiti per un budget complessivo destinato ai progetti cura della comunità di 60mila euro e un budget destinato ai progetti cura della città di 130mila euro

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I nipotini di Paperino…

Il sindaco è intervenuto durante una conferenza stampa itinerante a bordo di un bus di Til, che ha portato una trentina fra giornalisti, volontari partecipanti ai Laboratori di quartiere, Architetti di quartiere e tecnici, in visita nelle zone a sud di Reggio Emilia: dal ‘parco senza nome’, ma denso di identità e spirito di appartenenza, del quartiere di Rosta Nuova a Villa Rivalta dove apre domenica prossima la Casa della Partecipazione (con la collaborazione della Segreteria territoriale della Ragioneria dello Stato), alla scoperta dei luoghi in cui ‘Qua’ prende forma.

“E’ un’operazione di ricostruzione della fiducia, attraverso il dialogo, l’individuazione dei bisogni, la progettazione e la realizzazione condivise delle risposte – ha detto Valeria Montanari assessore a Partecipazione e Cura dei quartieri – E’ un nuovo modo di progettare, tutelare e gestire i beni di tutti, con modalità precise definite da un regolamento, con accordi chiari e risorse definite. E’ un unicum in Italia, che abbiamo avuto l’opportunità di presentare sia all’Anci sia al Forum della Pubblica amministrazione”.

La Montanari ha poi illustrato le attività dei laboratori di cittadinanza per la formulazione  dei nuovi accordi che riguarderanno gli ambiti di Gavassa, Massenzatico e Pratofontana; Gavasseto e Sabbione; Pieve Modolena e Carrozzone; Buco del signore, Papagnocca e Rosta Nuova; Buon Pastore, San Pellegrino, Crocetta, Migliolungo, Belvedere e Baragalla. Sono circa 85.000 gli abitanti di quartieri e frazioni coinvolti dal progetto ‘Qua’.

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