Avevano annunciato la fine dei lavori per ottobre ma hanno posticipato alla primavera del 2013. Avevano garantito la fermata dei primi treni entro dicembre, ma non riusciranno a mantenere la promessa. E’ una storia di ritardi, di annunci e smentite quella della stazione Mediopadana. E di costi che aumentano. Oggi arriva l’ennesimo rinvio: a comunicarlo il sindaco G Graziano Delrio e l’assessore a Mobilità e infrastrutture Paolo Gandolfi che hanno compiuto nella prima mattinata di ieri un sopralluogo al cantiere della stazione, per rendersi conto che il cantiere è in ritardo.
“Vogliamo certezza sull’andamento dei lavori e sui tempi di consegna della struttura – ha commentato il sindaco Delrio al termine della visita – Ho potuto notare infatti, con soddisfazione, che il cantiere è in grande fermento e i lavori sono in fase avanzata anche negli spazi in allestimento all’interno. Nello stesso tempo, siamo però preoccupati del fatto che il cantiere sia ancora in piena attività, a un mese dalla scadenza contrattuale della consegna. Se appare ragionevole pensare che i lavori saranno pienamente completati la prossima primavera, come previsto, ci pare altrettanto legittimo dubitare sul rispetto della scadenza di dicembre. Servono certezze sul rispetto dei tempi d’apertura e attivazione della stazione, prima ancora che sul termine dei lavori complessivi. Vogliamo quindi che Rfi faccia chiarezza e comunichi in via definitiva la data di apertura con attivazione e fruibilità della stazione in piena sicurezza”.
L’assessore Gandolfi sottolinea a sua volta che “lo stato dei lavori fa prevedere che si rispetterà la consegna definitiva di primavera, non quella parziale con apertura della stazione a dicembre”. E rispetto allo stato dell’arte Gandolfi aggiunge: “E’ molto positivo lo stato dei lavori in particolare sulla parte delle dotazioni impiantistiche, di funzionalità e arredo come scale mobili, ascensori, banchine, rivestimenti e vetrate. Sono invece molto preoccupato per l’installazione dei portali ancora da terminare per un numero significativo”. “Questo – spiega l’assessore – soprattutto perché la gran quantità di materiali depositati in cantiere occupa pesantemente il piazzale antistante la stazione: ciò limita fisicamente l’accessibilità all’area della stazione e la possibilità di predisporre la viabilità di accesso alla struttura o di utilizzare l’area per le previste funzioni di accesso dei viaggiatori. Serve un chiarimento, dunque: ci si dica subito se ci sono ritardi”.
Ma c’è un altro problema oltre ai continui ritardi. Nell’aprile del 2011 l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti aveva dichiarato: “Adesso aprirà anche la stazione di Reggio Emilia; il Comune l’ha voluta e se l’è pagata anche. Ma non significa che soltanto perchè c’è la stazione i treni debbano fermarsi per forza. I treni si fermano solo se c’è il passeggero. Altrimenti perchè devo penalizzare tutti quelli che da Milano vogliono andare a Bologna solo perchè 3 persone vogliono salire sull’alta velocità? Non c’è motivo di perdere 15 minuti tra rallentamento, sosta e ripresa”.
Quanti treni fermeranno a Reggio Emilia? Il bacino d’utenza è sufficiente a giustificare la presenza di un opera mastodontica e costosissima come la Mediopadana? Al di là delle reazioni immediate alle parole di Moretti, queste domande sono state liquidate con vaghe rassicurazione. A questo punto non rimane che attendere e vedere cosa sarà la stazione. Ormai manca poco, primavera e dietro l’angolo. O no?