“Quel ragazzo mi sembra bravo in bicicletta”. Era Gino Bartali

Firenze – Stamani domenica ci ha lasciati il 76enne Fabio Casamonti, vice presidente dell’Associazione Amici del museo Gino Bartali di Ponte a Ema. I funerali avranno luogo domani lunedi alle ore 15 alla Chiesa di Badia a Ripoli.

C’è una simpatica e singolare storia nel casato di questo compianto dirigente del museo. Suo padre Oscar Casamonti aveva un’officina di biciclette nella zona del rione Gavinana. Nel ruolo di garzone frequentava quell’officina un ragazzo di nome Gino Bartali.  Il titolare era anche un corridore ciclista categoria dilettanti e qualche volta, quando si allenava su distanze modeste, portava dietro, appunto, Gino, il ragazzo di bottega, al quale aveva fornito una bicicletta. E durante quegli allenamenti notava che in fondo il suo garzone pedalava con grande disinvoltura anche in salita.

Un giorno Oscar Casamonti si decise di parlare a Torello, padre di Gino, dicendogli “mi pare che il tuo ragazzo sia bravino in bicicletta. Perché non gli consenti di partecipare alle corse riservate ai ragazzi?.  Torello acconsentì. Bartali aveva 15 anni. Così nacque virtualmente la “storia” di uno dei più grandi campioni del ciclismo mondiale.

 

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