Quel gran pezzo…culturale dell’Emilia

Ottantacinque mostre, 70 performance teatrali, 160 concerti, 25 festival di arte e cultura, 170 dibattiti, i numeri di Emilia 2020

Ottantacinque mostre, 70 performance teatrali, 160 concerti, 25 festival di arte e cultura, 170 rassegne e dibattiti. Sono questi i numeri di Emilia 2020, con oltre 500 appuntamenti nell’area di Destinazione Turistica Emilia per Parma Capitale italiana della Cultura 2020. “Un unico territorio, un territorio unico”: è questo lo slogan di inaugurazione di quella che è un’occasione senza precedenti nell’accoglienza dei turisti e nella promozione territoriale. ‘Parma 2020’ si trasforma e si arricchisce in ‘Emilia 2020’, un’opportunità che eleva a potenza l’offerta turistica di ben tre province legate sul piano del gusto, della natura e della cultura.

Reggio Emilia, Parma e Piacenza saranno, quindi, le protagoniste di quest’anno, legate insieme dall’organizzazione Destinazione Turistica Emilia che rappresenta un’evoluzione delle proposte che quest’area può offrire nelle sue reti tematiche a partire dalle declinazioni “Taste, Nature & Culture”. Per Emilia 2020 l’ente esprime il concetto de “La cultura batte il tempo”, per sintetizzare lo stile di vita slow del territorio. Ideata e distribuita nella doppia versione italiana e inglese, “20 Ragioni per visitare Emilia nel 2020” è un assaggio delle offerte proposte (presenti sul sito www.visitemilia.com) per soggiornare nel cuore della destinazione, in un anno che vedrà susseguirsi almeno 500 eventi.

Dopo l’inaugurazione di “Emilia Food & Wine Experience”, pensata per integrare l’offerta enogastronomica dei territori dell’Emilia, mettendo in connessione operatrici turistici, agroalimentari, vinicoli e non solo, è stata avviata la creazione della Rete “Emilia Cultura e Castelli Experience”. E’ inoltre in fase di studio la prossima realizzazione della Rete Terme e Outdoor, immaginata con l’obiettivo di strutturare un’offerta integrata per il turismo a cielo aperto e per quello che ruota intorno ai temi di wellness e wellbeing. Un inizio col botto per uno scenario complessivo che, oltre alle 3 città capoluogo e 115 comuni, può vantare 142 musei, 51 teatri, un Parco Nazionale, 11 Parchi del Ducato e 8 aree naturalistiche tra oasi e riserve nella provincia di Reggio Emilia. Poi, non meno importanti, si citano i 161 km di Fiume Po sui 652 km totali del suo corso e gli oltre 15 prodotti tipici tradizionali riconosciuti con i marchi dop, igp o altre certificazioni importanti. Alla voce ‘caseifici’, splendono di luce propria i 167 di Parma e i 99 di Reggio per il Parmigiano Reggiano, insieme ai 20 di Piacenza per il Grana Padano; e ancora i salumifici, il Consorzio per l’Aceto Balsamico Tradizionale, le cantine di produzione di Vini Dop, i 7 ristoranti stellati, i 50 castelli disseminati tra le colline, la Bassa e gli Appennini, le 4 stazioni termali e gli oltre 13 borghi di interesse storico e artistico, certificati da premiazioni di prim’ordine in Italia. Svariati riconoscimenti Unesco tra i quali quello di Parma Città Creativa Unesco per la gastronomia, la Segnalazione Unesco del Battistero di Parma tra i siti di maggiore valore astronomico a livello mondiale, il titolo di Riserva di Biosfera Mab Unesco ottenuto da Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e al tratto medio padano del Fiume Po.

“E’, questo, un esempio di ‘politica colta’ – ha affermato il sindaco di Reggio Luca Vecchi durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Emilia 2020 presso il Tecnopolo Reggiane Parco Innovazione in Piazzale Europa a Reggio Emilia -: siamo passati dalla competitività al campanilismo e possiamo confrontarci su scala internazionale. Sarà un successo perché il progetto è parte di un’operazione di sistema che non ha precedenti e permetterà un salto di qualità. Abbiamo formulato efficaci strategie di attrattività e promozione culturale: un percorso difficile che può avvalersi del vincente spirito reggiano del ‘fare insieme’”.

“Ad ogni assemblea di soci di Destinazione Turistica Emilia si aggiungono dei membri: è un macchina che funziona – ha continuato Natalia Maramotti, Presidente di Destinazione Turistica Emilia -. Siamo a disposizione di tutte le imprese per fare cassa di risonanza in Europa e ovunque per il nostro territorio. Il 2020 sarà un anno importante: gli oltre 500 eventi che accompagneranno i visitatori nel corso dell’anno porteranno a scoprire, tramite il veicolo della cultura, la bellezza del territorio e la straordinaria qualità dell’enogastronomia”.

“Un’alleanza a tre senza precedenti, dove ‘la cultura non starà al suo posto’ – ha proseguito Annalisa Rabitti, assessore al turismo del Comune di Reggio Emilia -. Stiamo cercando di impegnare al massimo le nostre risorse in questo progetto comune, immaginando come fare ogni volta un passo in più. Un anno fa abbiamo firmato il manifesto del diritto alla bellezza ed è così che ci vogliamo porre: una cultura inclusiva, attrattiva, comprensiva, con l’orgoglio al primo posto”.
Per informazioni: www.visitemilia.com e www.parma2020.it. Per info a Parma: turismo@comune.parma.it; per info a Piacenza: iat@comune.piacenza.it ; per info a Reggio iat@municipio.re.it.

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