Quel Goldoni “minore” è davvero grande teatro comico

Firenze – Churchill la definì “la prima vera guerra mondiale”. Imperversò in Europa dal 1756 al 1763. E fu combattuta anche nelle colonie americane, nella penisola indiana e in alcune località africane. Si tratta della “guerra dei Sette anni” combattuta da Francia e Austria contro Gran Bretagna e Prussia e con successivi interventi di altre grandi potenze come la Spagna.

In questa generale deflagrazione l’Olanda era un’oasi di pace. Ed è qui che viene ambientata Un curioso accidente una commedia degli equivoci divertente ma anche drammatica scritta da  Carlo Goldoni nel 1760, quindi proprio nel mezzo della guerra.

Gabriele Lavia e Federica Di Martino tornano al Teatro della Pergola di Firenze dal 16 al 21 gennaio. con questa pièce che è una delle commedie di Goldoni tra le più tradotte e rappresentate all’estero

Protagonisti Monsieur de la Cotterie, un giovane e squattrinato ufficiale francese ferito in guerra, il ricco mercante olandese Filiberto, (che ospita nella propria casa l’ufficiale e un suo commilitone) e la figlia Giannina che si innamora ed è ricambiata di de la Cotterie ma temendo che il padre disapprovi questa relazione gli dice che il francese è innamorato di un’altra fanciulla. Allora, il mercante, credendo di fare una buona azione, decide adoperarsi per aiutare il giovane a coronare i quello che lui credeva il suo sogno d’amore con il solo risultato di ottenere un’infinita e divertentissima catena di equivoci.

Ha scritto Goldoni nella prefazione alla prima edizione – «..non è che un fatto vero, verissimo, accaduto, non ha molto tempo, in una città di Olanda. Mi fu raccontato da persone degne di fede in Venezia al Caffè della Sultana, nella Piazza di San Marco, e le persone medesime mi hanno eccitato a formarne una Comica rappresentazione. Il puro fatto, nella maniera colla quale mi venne esposto, era di tal maniera circonstanziato, che quantunque vero, parea inverisimile, e tutta la mia maggiore fatica fu di renderlo più credibile, e meno romanzesco. Tanto è vero, che si danno delle stravaganze in natura, che non sono trattabili sulla Scena, perché contrarie troppo ai caratteri conosciuti, o eccedenti nell’ordine della condotta ordinaria degli uomini!»

Insieme a Gabriele Lavia (che è anche il regista dello spettacolo) e Federica Di Martino sono in  scena Simone Toni, Giorgia Salari, Andrea Nicolini, Lorenzo Terenzi, Beatrice
Ceccherini, Lorenzo Volpe, Leonardo Nicolini.
Scene Alessandro Camera, costumi Andrea Viotti, musiche Andrea Nicolini, luci Giuseppe Filipponio, suono Riccardo Benassi ,regista assistente Enrico Torzillo.
Produzione Effimera, Teatro di Roma, Teatro della Toscana.

Lavia, nelle sue note di regia, spiega che la guerra “si concluse con il trionfo della Gran Bretagna, che ottenne i maggiori successi politici e territoriali. Gli sconfitti furono i Francesi (ed ecco perché i due soldati ospiti in casa di Monsieur Filiberto sono francesi) che perdettero il Canada, alcune colonie sulle rive del Mississippi, alcune colonie in India, nei Caraibi, in Senegal, ecc.

Insomma, un vero disastro. E dunque, i due soldati francesi hanno buone ragioni per essere un  po’ depressi. Sono soldati ridotti proprio male e non hanno più un quattrino perché quella “guerra” segnò il tramonto coloniale della Francia è l’inizio di un periodo difficilissimo. Se la Francia avesse vinto quella guerra, forse, in America si parlerebbe il Francese. L’Olanda era rimasta a guardare e a fare i suoi “affari” con la guerra. Così, aveva vissuto un periodo tranquillo e prospero. Ed è proprio in quel mondo tranquillo e prospero, nella casa prospera e tranquilla di Monsieur Filiberto, che ha una figlia da maritare, la quale figlia ha una cameriera in età da marito anch’essa, che capitano “I Due Soldati Francesi Sconfitti”. C’è altro da dire? Goldoni scrive un autentico delicato capolavoro “.

Foto: Un curioso accidente ph. Tommaso Le Pera

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