E’ stato presentato, presso il Museo Diocesano di Reggio Emilia, il volume intitolato “I Grandi Reggiani sul sentiero della scienza”. Mancava un’opera, infatti, nell’orizzonte bibliografico reggiano: un testo che raccogliesse le ricerche di quelle figure locali che hanno lasciato una traccia importante nel mondo scientifico nazionale ed internazionale.
Gli studi riguardano i più celebri scienziati di Reggio vissuti tra diciottesimo e ventesimo secolo e fa riferimento, in particolare, a Giuseppe Sforza, Don Gaetano Chierici, Lazzaro Spallanzani e Don Angelo Secchi. Il volume è stato pubblicato in occasione del bicentenario della nascita di Padre Angelo Secchi e di Don Gaetano Chierici, insieme alla celebrazione dei quarant’anni di attività della Società Reggiana di Studi Storici, da sempre impegnata nel lavoro di ricerca ed approfondimento sulle maggiori figure che in terra reggiana si sono distinte in campo scientifico, pedagogico e spirituale.
Il volume, inserito nella Biblioteca della Società Reggiana di Studi Storici – Fonti e Studi, è stato realizzato con il contributo del Centro Studi Lazzaro Spallanzani e, come riconoscimento del suo valore scientifico, ha il patrocinio del Mibact – Direzione Generale Biblioteche ed Istituti Culturali: ha collaborato con la Biblioteca Provinciale Frati Cappuccini, Associazione Bus74, Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – Unimore, Luc (Libera Università “Il Crostolo”), Rure – Rurali Reggiani, Uciim (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) e quello di Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi – Sezione di Reggio Emilia.
Gli studi sono stati condotti da docenti universitari, ricercatori e storici esperti della materia che hanno consentito sia la revisione della letteratura, sia l’approfondimento di nuovi temi, fornendo così un quadro generale dell’ambiente scientifico di Reggio.
Ha coordinato la conferenza Davide Dazzi, presidente Società Reggiana di Studi Storici, e sono intervenuti Angela Chiapponi, curatrice del volume (“Introduzione”), Luigi Grasselli, Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (Giuseppe Sforza), Roberto Macellari, Musei Civici di Reggio Emilia (“La lezione di don Gaetano Chierici”), Stefano Meloni, Centro Studi “L. Spallanzani” (“Scandiano, terra di sapienti”) e Franco Prodi, già Ordinario di Fisica dell’Atmosfera – Università di Ferrara (“Padre Angelo Secchi”). Hanno presenziato e si sono espressi durante la conferenza anche mons. Tiziano Ghirelli, direttore Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e nuova edilizia di culto, Giordano Gasparini, direttore Biblioteca Panizzi, Giuseppe Adriano Rossi, presidente Deputazione Reggiana Storia Patria e Uciim, ed Ivan Spelti, presidente Associazione Bus74.
“Il libro rappresenta l’occasione di ricordare un nutrito gruppo di scienziati reggiani del passato che sono qualitativamente rilevanti non solo a livello nazionale – ha affermato Ivan Spelti -. Si noteranno nel testo due riflessioni predominanti: il ruolo dei religiosi scienziati e qual è il vero ruolo della scienza”.
“Il volume presentato oggi racconta le modalità con cui diversi scienziati hanno esercitato il ministero ordinato – ha detto Monsignor Tiziano Ghirelli –. Essere ministro ordinato significa aiutare le persone ad entrare nel mistero dell’esistenza e vivere qui ed ora un assaggio della Gerusalemme celeste. Penso serva a questo la scienza: aiutare a migliorare la qualità della vita”.