Da un po’ di tempo a questa parte ci stiamo dedicando ai giovani che, a vario titolo e in maniere differenti, si danno da fare in fatto di creatività. Se anche tu hai avuto un’idea originale, ti sei rimboccato le maniche, hai avviato un’attività insolita o hai un hobby che ritieni unico nel suo genere, contattaci e raccontaci la tua storia. Ovviamente puoi farlo anche se non sei più giovanissimo.
Ad esempio siamo partiti dalla 27enne Lucia Bassi. Ve la ricordate? Ha deciso di sfidare la crisi con ago e filo aprendo l’atelier “Dictum Factum” in via Guido da Castello 8/h a Reggio. Ci ha raccontato che ha studiato al Polimoda di Firenze, poi ha fatto un master a Milano all’Accademia del Lusso e tirocini in importanti case di moda italiane ma, nonostante la sua preparazione, si è sentita dire troppe volte “sei brava ma, finito lo stage, non possiamo assumerti perché il periodo economico non ce lo permette”. Quindi si è rimboccata le maniche e ha deciso di non dire addio ai suoi sogni di stilista e ha aperto questo straordinario negozio dove lavora come le sarte di una volta, puntando sulla qualità e sull’unicità degli abiti che confeziona.
Abbiamo poi incontrato Marco Righi, il regista reggiano de “I giorni della vendemmia”. Ci ha parlato della sua opera prima, di come è nata, le difficoltà che ha incontrato e le soddisfazioni. Abbiamo recepito la sua voglia di fare, il suo entusiasmo – tutto condito da una grande umiltà – e ci ha contagiato a tal punto che siamo andati anche noi a vedere questo straordinario film di “casa nostra” al cinema. E’ partito da Reggio, Modena, Parma, Bologna e si è allargato pure alla Romagna dove è ora in programmazione guadagnandosi praticamente sempre il “sold out”.
Diverse le storie in cui ci siamo imbattuti ai Vizi del Pellicano, a Fosdondo di Correggio: ad esempio abbiamo conosciuto Germana Bargoni (Gira e rigira la moda), Giorgia Mandriani (La maison G), Barbara Bocedi (Je suis BB), che sono per tutti le “ragazze del vintage”, visto che è facile incontrarle ai mercatini più cool della provincia intente a vendere abiti e accessori retrò, in ottimo stato e ancora di grandissima tendenza. Per tutte e tre si tratta di un hobby ma il loro sogno è quello di aprire, un giorno o l’altro ,un negozio. Sempre ai Vizi abbiamo scoperto vere e proprie opere d’arte che vengono fuori dalle mani di diverse creative. L’handmade più fashion porta il nome di: “Resena Creations” (all’anagrafe Serena Apparuti) coi suoi cerchietti, anelli, bracciali e borsette fatti di nastri, cerniere e ritagli di stoffa; di “Laltrouncinetto”, quindi degli accessori creati da Laura Bernardi grazie agli insegnamenti di mamma e nonna; “Armandoflora” è invece il nome del banchetto di Stefania Frattini che, utilizzando tessuti vari, perline e piume dà vita a fasce per capelli ispirazione anni Trenta e Cinquanta, borse,cinture, ciappi, forcine, elastici e cerchietti insoliti. Poi c’è lei, Cate (Caterina Veroni) che sta spopolando sul web conquistando fashion blogger di tutto il mondo che le richiedono alcuni dei suoi bijoux (collane e bracciali fatti di maglie metalliche e fili colorati) per farsi immortalare dai fotografi agli eventi più modaioli.
Dalla creatività da indossare, siamo passati a quella da… degustare con le ragazze della “Papilla Brilla” che ci hanno insegnato a fare tortelli pink a forma di cuore, fiore o stella per la gioia di mamme, nonne, morosi o mariti. Loro fanno “createring” (che sta per catering creativo, ndr) ed è possibile incontrarle nelle occasioni più disparate e originali a Reggio e in provincia.
E adesso tocca a voi raccontarci la vostra storia. Scriveteci a redazione@7per24.it. . Saremo lieti di conoscervi!