Nel corso dell’ultimo decennio del ‘900, l’Impero sovietico ha finito d’esistere. La sua disarticolazione si è concretizzata attraverso il riacquisto della rispettiva sovranità da parte di “stati storici” Polonia, Cecoslovacchia, Germania Est che unitasi alla Germania Ovest ha ricostituito la “Germania”, l’Ungheria,etc. Anche stati integrati storicamente con la Russia, come l’Ucraina da 300 anni, hanno riacquisito la propria sovranità.
L’Ucraina con i suoi 600 mila km quadrati di estensione ed una popolazione di circa 46 milioni di abitanti, tra i paesi storicamente legati alla Russia, costituisce il paese territorialmente più esteso e più abitato.
Nel corso del primo decennio del duemila, l’Ucraina ha conosciuto una significativa crescita economica e del tenore di vita, anche se è ancora lontana dagli standard dell’Europa occidentale.
Nel dicembre del 2007, in seguito all’estensione “dell’area Schengen” alla Polonia, l’Ucraina ha aumentate le pressioni sull’Unione europea per accelerare la propria “integrazione Schengen”. Nel contempo, per facilitare i traffici ed i reciproci rapporti, Ucraina e Polonia decidevano un accordo – che necessita l’approvazione U.E.- per il quale i reciproci cittadini, abitanti a meno di 50 km dal confine, potrebbero muoversi senza il bisogno di “visti”.
Questa dinamica “autonomista” non poteva, nel tempo, non determinare reazioni da parte di uomini come Putin, che è stato componente della classe dirigente dell’Impero sovietico.
La liquidazione del proprio presidente VictorYanukovich –legato alla Russia- da parte dell’Ucraina, ha spinto Putin a reagire anche facendo perno sul tema Crimea che è oggettivamente serio per la Russia
Non solo perché il 60% della popolazione è russa, ma anche perché costituisce la base della sua flotta del Mar Nero, quindi del Mediterraneo. Per la Russia sarebbe problematico poter disporre di una base, alternativa alla Crimea, per la propria flotta mediterranea.
E’ opportuno ricordare che la Crimea è stata annessa all’Ucraina solo nel 1954, dall’allora leader sovietico Nikita Krusciov –che era ucraino- in occasione della celebrazione dei 300 anni dell’unione tra i due paesi.