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La Fondazione Magnani Rocca porta alla Villa dei Capolavori di Luigi Magnani più di duecento opere che raccontano la storia della comunicazione moderna in Italia. Immagini prodotte dalla fine dell’800 all’avvento del Carosello parlano dei cambiamenti che la società moderna ha portato con se’. La pubblicità, diffusa potentemente grazie all’avvento di mezzi di comunicazione quali televisione e radio, ha incoraggiato un rapido e continuo progresso. Il suo potere seduttivo è legato al linguaggio, semplice e immediato, fatto di slogan e immagini seducenti che catturano lo sguardo e la mente.

La mostra, curata da Dario Cimorelli e Stefano Roffi,  si presenta in continuità con la precedente, dedicata alla figura poliedrica di Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960). Il futurista vedeva proprio nella pubblicità l’arte dell’avvenire, a servizio della tecnica, della tecnologia, del progresso, delle idee.  Il percorso rivela l’evoluzione artistica delle campagne nel corso di quasi un secolo. All’inizio del ‘900 figure sinuose spesso femminili invitano la classe borghese a partecipare a manifestazioni e spettacoli, a impiegare il tempo libero in letture di quotidiani e riviste in rapida diffusione: caratterizza queste immagini una potente sensazione di leggerezza. I manifesti propagandistici a sostegno del prestito nazionale e del regime fascista assumeranno al contrario in seguito un tono assoluto e perentorio, simbolo della parentesi cupa che l’Italia ha attraversato.

Le pubblicità di profumi, liquori, saponi e generi alimentari, diffuse dall’inizio del secolo scorso, si tingono di colori vivaci e di forme invitanti, così efficaci che alcune di loro rimarranno nell’immaginario collettivo diventando simbolo di molti marchi di moda. Alcune opere esposte colpiscono lo spettatore per la sintesi e la poesia che le caratterizza. Ne sono esempio la campagna per il Bitter Campari di Marcello Dudovich (Trieste, 1878 – Milano, 1962) che ritrae due amanti colti da un impeto di passione e avvolti in un’atmosfera rossa, richiamo inequivocabile al colore della cocciniglia, allora contenuta nella nota bevanda, e dopo pochi decenni, la pubblicità per i Baci Perugina firmato da Federico Seneca (Fano, 1891 – Casnate, 1976) che avvolge nella serenità e nel silenzio della notte il bacio appassionato tra un uomo e una donna.

La mostra raccoglie poi immagini dal carattere deciso di Severo Pozzati detto Sepo (Comacchio, 1895 –Bologna, 1983) che propose opere caricaturali e dai colori brillanti, interpretando la lezione grafica di Fortunato Depero, come fecero in tanti, tra cui Marcello Nizzoli (Boretto, 1887 – Camogli, 1969) che firmò in seguito per Olivetti. Gli anni ’50 portarono con sé un’ondata di progresso, nuove tecnologie, la diffusione di comfort e modernità. Tra le figure cruciali del mondo della comunicazione spiccò quella di Armando Testa (Torino, 1917 –  Torino, 1992), che ideò e disegnò campagne caratterizzate da essenzialità ed efficacia, come quelle per il vermouth Punt e Mes, il pneumatico Pirelli, Borsalino, Facis, Carpano. Il percorso museale si muove tra immagini seducenti, che strizzano l’occhio all’osservatore e lo calano in una dimensione di agio, sempre più leggera, comoda, moderna.

Anna Vittoria Zuliani

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9 settembre – 10 dicembre 2017

Fondazione Magnani Rocca

via Fondazione Magnani Rocca 4

Mamiano di Traversetolo (Parma)

http://www.magnanirocca.it

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