Provincia, Cantini(IdV) si dimette da capogruppo, Barducci si confronta. Ma non sugli inceneritori

Manovre in Provincia, ridefinizioni e chiarimenti nella maggioranza. E’ stato il Piano dei rifiuti a smuovere le acque calme solo in superficie della maggioranza provinciale. E se in particolare è stato quel “no” sul Piano dei rifiuti di Andrea Cantini, capogruppo dell’IdV, a rendere improrogabile un confronto fra le varie anime che sostengono Barducci & C, il ruolo di Sel è stato senz’altro decisivo.
Insomma, un niet (IdV), o un più prudente “ni” (Sel) che ha ben evidenziato almeno due cose: intanto, che Sel e IdV non ci stanno a impersonare il ruolo dei “portatori d’acqua” senza intervenire nel processo decisionale della maggioranza; in secondo luogo, la distanza anche ideologica che emerge fra il Pd e i suoi sostenitori a sinistra.

Infatti, ridurre la decisa frenata sui rifiuti di cui si sono rese responsabili le due formazioni a sinistra del Pd a una pura dimostrazione di importanza nei confronti dell’egemonia “piddina” (nel senso: Pd avvisato ….) è senz’altro limitante. In realtà, i presupposti della frenata sono molto più profondi e risiedono in un contesto squisitamente culturale che si concretizza in scelte per certi versi opposte di governo del territorio. Vale a dire: mentre per il Pd è irrinunciabile la costruzione degli inceneritori e degli inceneritori di quel tipo affrontare il problema rifiuti, sia Sel che IdV hanno loro proprie posizioni. Che fatalmente confliggono con quelle piddine.

Vale a dire: l’accento è posto su raccolta differenziata e riciclo. Vale a dire, ancora, che si capovolge la prospettiva su cui è stato costruito il piano degli inceneritori. Vale a dire, per la terza volta, che ciò sfocia fatalmente in scelte politiche diverse. Che non si limitano, tra l’altro, ai rifiuti, ma che coinvolgono, per esempio, temi importanti come mobilità, piano urbanistico e dunque assetti territoriali. Un fatale rendez-vous che si rinnoverà a ogni giro di boa, vale a dire scelta politica che coinvolga il territorio.

La prova di questo processo in atto sono le dimissioni di Andrea Cantini da capogruppo dell’IdV. Dimissioni che hanno lo scopo di rendere più semplici le trattative cui è tenuto il presidente della Provincia Andrea Barducci, vista la posizione nettamente contraria assunta dal capogruppo IdV sul piano rifiuti. Confronto che però si impernia su una posizione del Pd non trattabile: gli inceneritori saranno costruiti così  come sono stati presentati in aula. Parola di Barducci.
Dunque: sistemazioni sì, ripensamenti no. Un po’ poco per parlare di trattative, specialmente se i due partiti a sinistra del Pd volessero concretizzare la loro posizione “alternativa” nella fattispecie “rifiuti”.

In questo senso si gioca molta della credibilità del Sel ad assolvere quella funzione di soggetto di sinistra capace di offrire soluzioni di sinistra alle criticità del momento. Sull’onda dei successi dei suoi sindaci, sembrerebbe che il partito di Vendola si accrediti sempre più a diventare quel soggetto capace di prospettive nuove d’uscita dal pensiero unico liberal- montiano- democratico di destra che pervade anche il Pd. In questa prospettiva, diventa oziosa anche la disquisizione cui s’è dedicata la stampa cittadina su dove sta il Sel: il Sel, par di capire, sta dove esiste lo spazio per proposte alternative che pescano nella cultura politica  e nei valori (condivisibili o meno) della sinistra sostenibile ed ecologica, oltre che collettiva. E in questo spazio può trovare vari compagni di viaggio. Persino il Pd.

 

  

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