Tavarnelle V.P. – “Coniugare sviluppo, ambiente e turismo non solo è possibile, ma è necessario. Se la Toscana perde una di queste gambe, non è più la Toscana. La Toscana è bellezze naturali, artistiche, grande storia, ma al tempo stesso vive nel presente, con la ricerca, la produzione. Il senso del protocollo che firmiamo oggi è anche questo”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiega così il valore dell’accordo firmato oggi con Laika Caravans spa, società del gruppo tedesco Erwin Hymer, e Comuni di San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa per lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale del sito di produzione di camper di Ponterotto.
Con il testo firmato stamani verrà rafforzata la collaborazione nelle strategie di sviluppo industriale e di valorizzazione delle competenze qualificate sul territorio, in termini di risorse umane e competenze imprenditoriali. Ed è sulla base di questi presupposti che la Regione Toscana ha contribuito nel recente passato, attraverso gli appositi bandi regionali, con 3,4 milioni allo sviluppo di nuove tecnologie poi incorporate nella nuova gamma di camper prodotta da Laika nel nuovo stabilimento di San Casciano Val di Pesa. Il tema della mobilità e dell’industria del tempo libero è, infatti, uno dei settori su cui la Regione Toscana da sempre ha puntato sia al fine di valorizzare alcune sue specificità produttive, sia per la caratteristiche peculiari del suo territorio a densa attrattività turistica.
“Nel protocollo – ha aggiunto Rossi – si prevede anche che in questa zona si attrezzi un’area per i camper: è un progetto che vedo favorevolmente perché si tratta di un’area molto vicina alle grandi città d’arte di Firenze e Siena che sicuramente si presta bene per il turismo. Il punto – ha sottolineato Rossi – è proprio questo: il turismo è una componente importante del nostro pil, della nostra ricchezza, ma non basta. Di turismo soltanto, però, non si può vivere, abbiamo bisogno di lavoro, di produzione. I distretti della Toscana hanno dimostrato di saper reagire, abbiamo accettato la scommessa del manifatturiero e dell’industria e della capacità di assorbire ricerca.