Dopo Luci e ombre, l’albero-scultura “piantato” davanti all’anfiteatro del Giardino di Boboli, da oggi anche il Forte Belvedere accoglie le sculture-installazioni di Giuseppe Penone.
Figura centrale nel rinnovamento del linguaggio contemporaneo dell’arte mondiale, l’artista piemontese ha esposto le sue opere a Versailles, Venaria a Torino, Villa Medici a Roma, nonché nelle sedi museali più prestigiose come il Guggenheim di New York, il Centre Pompidou di Parigi e lo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Dal 5 luglio al 5 ottobre, il Forte di Belvedere e il Giardino di Boboli – entrambi patrimoni Unesco e per la prima volta collegati tra loro in un grande percorso artistico -, ospitano Prospettiva vegetale, l’originale progetto espositivo ideato da Sergio Risaliti e curato dallo stesso Risaliti e Arabella Natalini.
Rinnovamento artistico e dialogo tra arte del passato e del presente, caratterizzano la mostra, promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza del Polo Museale Fiorentino, Opera Laboratori Fiorentini – Gruppo Civita, Lottomatica e organizzata da Once – Extraordinary Events, che propone opere monumentali, alberi polimaterici e “sculture fluide”, come recita il titolo di un libro di Penone.
“Dopo il successo della mostra di Zhang Huan, l’estate scorsa, una nuova e suggestiva esposizione di un artista di fama internazionale ci consente di riaprire il Forte di Belvedere e di restituirlo alla città – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella presentando la mostra – Firenze è lieta di dare il bentornato a Giuseppe Penone che, in un inedito percorso unificato attraverso il Giardino di Boboli e la fortezza medicea, riuscirà a far dialogare l’arte con la natura facendoci cogliere, in una continua interazione, l’anima intima e materica delle sue sculture”.
Le opere dell’artista creano, infatti, una nuova prospettiva volta ad alimentare un dialogo serrato tra scultura, architettura e paesaggio, ma anche tra arte del presente e del passato. Il pubblico potrà così muoversi tra i diversi spazi alla scoperta di Firenze e del suo skyline, seguendo il ritmo e la direzione delle opere di Penone, in cui visione e percezione sempre si rigenerano a partire da un rapporto profondo tra uomo e ambiente, tra corpo e natura vegetale.
“Facendo ideale riferimento a questo programma urbano dell’età aurea di Ferdinando de’ Medici possiamo oggi contemplare in stretta contiguità gli spazi verdi di Boboli e quelli più severi del Belvedere tenuti assieme […] dal logos scultoreo di Giuseppe Penone il quale, con Prospettiva vegetale, inanella un ensemble di opere in bronzo e marmo che, nel loro dispiegarsi di livello in livello, connettono e saldano il giardino con la fortezza, la reggia con la palazzina del Buontalenti. – ha scritto Sergio Risaliti – Alberi di bronzo e blocchi di marmo carrarino marcano un percorso artistico in cui esperienza del mondo naturale e forme della scultura si saldano e si richiamano a vicenda, evidenziando il vigoroso ma sensibile confronto tra i processi formativi naturali e quelli creativi dell’arte”.
Fin dalle sue prime esperienze, Giuseppe Penone ha manifestato un interesse profondo per il rapporto tra natura e cultura. Un rapporto espresso attraverso l’uso di materiali molteplici, da quelli tipici dell’Arte Povera, a quelli classici della tradizione scultorea come il legno, il bronzo e il marmo. Il loro utilizzo lo ha accompagnato negli anni: nelle sue prime azioni a diretto contatto con la natura, in cui il gesto umano si inserisce rispettosamente nella crescita naturale; nei celebri Alberi in legno, che un gesto scultoreo ha riportato alla luce, liberandoli dalle travi già trasformate dall’azione dell’uomo; in quelli in bronzo che innestano nella tradizione scultorea antica le forme arboree; nei blocchi di marmo delle Anatomie, dove emergono sia venature minerali che antropomorfiche; fino ai magnifici disegni dove l’artefice imprime una traccia del proprio corpo che si espande, attraverso il tratto a grafite, riprendendo l’andamento della crescita dei fusti.
Nel corso dell’inaugurazione della mostra, il sindaco Nardella ha consegnato a Penone le chiavi della città. “Firenze si propone come scenario di un incontro-scontro tra vecchi e nuovi linguaggi – ha detto Nardella – tra il passato e la contemporaneità. La sfida dell’arte contemporanea sta nel dna della nostra città. – ha concluso – Oggi la proponiamo nel confronto tra Forte Belvedere e la straordinaria bellezza del nostro patrimonio del passato e le opere di Giuseppe Penone, uno dei più grande artisti contemporanei”.
Giuseppe Penone
PROSPETTIVA VEGETALE
Firenze, Forte di Belvedere e Giardino di Boboli
5 luglio – 5 ottobre 2014
Sabato 5 luglio il Gioco del Lotto offrirà gratuitamente a tutti visite guidate alla mostra e laboratori per ragazzi