Prosegue la pulizia dei fondali dell’isola del Giglio

Isola del Giglio (Grosseto) – Nella giornata di ieri, venerdì 6 febbraio, al Teatro Moderno di Grosseto è proseguito il processo per il naufragio della Costa Concordia. Il principale imputato di questa ormai troppo nota vicenda, Francesco Schettino, non era presente in aula. Questo in quanto colpito da influenza. L’ex capitano della Concordia, in ogni caso, potrà seguire ancora gli interventi in aula della sua difesa, dato che l’udienza è stata aggiornata a lunedì 9 febbraio. È escluso, dunque, che l’inizio della prossima settimana possa segnare la sentenza sulla questione del naufragio.

Nella mattina di oggi, sabato 7 febbraio, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha fatto visita all’isola del Giglio per fare il punto sulla situazione dell’isola dopo la rimozione del relitto. Accompagnato dalla presidente dell’Osservatorio per la rimozione della Costa Concordia, Maria Sargentini, il Governatore toscano ha incontrato gli addetti dell’azienda ravennate Micoperi che, a tutt’oggi, sono impegnati per la pulitura dei fondali interessati dal naufragio.

Al Giglio, a tutt’oggi, sono attivi circa 70 operatori. Nel periodo di punta dei lavori saranno invece presenti 250 lavoratori fra sommozzatori, ingegeneri, tecnici. Quasi tutti saranno italiani e tutti saranno stipendiati da Micoperi, l’azienda che assieme a Titan Salvage si era occupata della rimessa in galleggiamento della Concordia. A questa è stato infatti assegnato il compito di ripulire i fondali di Punta Gabbianara. Il costo di quest’ultima operazioni sarà di circa 85 milioni di dollari.

Nonostante il maltempo, la pulizia dei fondali iniziata a dicembre 2014 prosegue. Si cerca di rimuovere i mitili morti che si sono adagiati sulla sabbia dopo la rimozione della Concordia. Nonché di ripulire i fondali gigliesi dai detriti provocati dallo spostamento del relitto. A marzo si potrebbero iniziare anche la rimozione delle piattaforme, nonché lo spostamento dei 1.450 sacchi di malta utilizzati per la rotazione della nave naufragata il 13 gennaio 2012.

Protocollo Giglio
Per rilanciare l’economia dell’isola dell’Arcipelago toscano, il presidente Rossi ha proposto una ricetta composta di otto priorità. “La Regione – ha spiegato il Governatore – non ha lasciato sola l’isola del Giglio. I soldi ci sono e le idee pure, con la consapevolezza certo che i problemi si risolvono con la bacchetta magica ma con l’impegno nel tempo”. La Regione, ha proseguito Rossi, pensa ad un’isola del Giglio più smart e più verde.

Bisogna evitare che il mondo ricordi l’isola soltanto per il naufragio della Concordia. Per questo Rossi ed il sindaco gigliese, Sergio Ortelli, hanno firmato un protocollo per il rilancio del turismo. Innanzitutto, Toscana Promozione dedicherà uno spazio apposito all’isola del Giglio durante i prossimi appuntamenti di Milano e Berlino. Si cercherà, poi, di rilanciare la produzione del vino bianco autoctono. Si punterà, poi, sul pesce, sulla mobilità sostenibile e sulle energie rinnovabili. Per garantire piena autosufficienza energetica al Giglio, potrebbe bastare la costruzione di una sola pala eolica. E la Regione, ha assicurato Rossi, sarebbe pronta a finanziare questo progetto con circa 1 milione di euro. Altre proposte sono un miglioramento del servizio sanitario grazie al perfezionamento delle tecnologie informatiche. La Regione potrebbe anche proporre, dato il naufragio della Concordia, di fare dell’isola del Giglio la sede permanente della Conferenza Europea per la sicurezza in mare.

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