“Pronto badante”: servizio d’urgenza per anziani e famiglie in difficoltà

Firenze – Per  dare un sostegno immediato alle persone anziane e alle rispettive famiglie nel momento in cui, per la prima volta, si manifesta una situazione di fragilità  la  Regione  sta attivando un sostegno che si traduce in interventi di informazione, orientamento e tutoraggio ma anche nell’erogazione di un voucher per venire incontro alle prime necessità della persona anziana e per attivare un rapporto di assistenza familiare.

Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale,  è stato proposto dalla vice Presidente  della Regione e Assessore al welfare  Stefania  Saccardi  che ha illustrato i  punti chiave del progetto: “Pronto badante”, con il coinvolgimento del Terzo settore, del volontariato e dei soggetti istituzionali presenti sul territorio  partirà, in via sperimentale, il prossimo 16 marzo in 5 zone-distretto: Firenze, Fiorentina Nord-Ovest, Fiorentina Sud-Est, Mugello e Empolese. In quello stesso giorno saranno attivati anche il Numero Verde 800593388, al quale rivolgersi per segnalare la situazione di bisogno e per avere informazioni, ed una campagna di comunicazione  nei territori interessati.

“Lo scopo principale dell’iniziativa” –  afferma  la  vice presidente Saccardi –  “è fare in modo che la persona anziana fragile e la propria famiglia possano contare su un aiuto concreto nelle prime fasi del bisogno”  ovvero  quando la fragilità si manifesta e diventa essenziale avere informazioni ed assistenza. “E’ il momento più delicato” – spiega Saccardi –“ quando prevalgono sconforto e paura. In questo modo vogliamo che le persone anziane che vivono sole o quelle che possono contare su una famiglia non siano lasciate sole ad affrontarlo”.

Insomma, sono circostanze che possono riguardare tante persone considerato che viviamo in una società alle prese con segni sempre più evidenti di invecchiamento.  “ E, con questo progetto” – sottolinea Stefania Saccardi – “ grazie alla convenzione firmata con INPS per l’erogazione dei buoni lavoro (voucher), vogliamo promuovere la stipula di rapporti di assistenza familiare regolari, in un ambito in cui spesso prevale l’illegalità”. Grazie alla collaborazione con la Direzione Regionale e la Direzione Centrale di INPS in tempi molto brevi è stata realizzata una procedura informatica dedicata alla Regione Toscana per l’acquisizione in via telematica dei buoni lavoro (voucher). “Il progetto – ha concluso Saccardi – è il primo del genere in Italia. Vediamo come va la sperimentazione. L’ambizione e la speranza è estenderlo poi a tutta la regione”

Ma quali sono le caratteristiche del progetto? Pronto badante  si rivolge alle persone anziane che vivono sole o in famiglia che: abbiano almeno 65 anni, risiedano in uno dei Comuni delle Zone-distretto coinvolte dalla sperimentazione, si trovino in un momento di difficoltà, fragilità o disagio, che si manifesta per la prima volta nel periodo di validità del progetto, non abbiano già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali e non abbiano stipulato un contratto con una/un badante. Una volta contattato il Numero Verde, nel caso sussistano le condizioni indicate sopra, la richiesta viene inoltrata ad operatori autorizzati che si recheranno, entro massimo 48 ore, presso l’abitazione della persona anziana. Inoltre potrà essere erogato un un buono lavoro (voucher) di 300 euro per coprire fino ad un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di una/un badante, per le prime necessità.  L’operatore autorizzato assiste l’anziano e la famiglia anche nelle procedure on-line di INPS per quel che riguarda l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare ed inoltre fornisce un breve tutoraggio per aiutare la famiglia e la/il badante nelle prime fasi dell’attivazione del rapporto.

Per  finanziare il progetto la Regione ha messo a disposizione 2 milioni e 100 mila euro così ripartiti: 1,4 mln per i buoni lavoro e 700 mila euro per i soggetti del Terzo settore che si occuperanno di gestire il Numero Verde e gli interventi di assistenza,  informazione e tutoraggio in ciascuna delle 5 zone della sperimentazione, soggetti selezionati con apposito bando (in tutto i progetti presentati sono stati 16, 6 quelli ammessi).

Questi i Comuni della sperimentazione: Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barberino Val d’Elsa, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Firenzuola, Fucecchio, Gambassi Terme, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa, Lastra a Signa, Londa, Marradi, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve  Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa, San Godenzo, Scandicci, Scarperia e San Piero, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa, Vaglia, Vicchio, Vinci.

 

foto: www.oasisociale.it

 

 

 

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