Sono i nuovi ‘strumenti promozionali’ (dopo le quattro mostre fotografiche svoltesi l’estate scorsa in varie chiese di Calci, Palaia, Vicopisano e Montecatini Valdicecina), realizzati nell’ambito del progetto europeo Iterr-Cost (Itinerari e Rete del Romanico in Corsica, Sardegna e Toscana), finanziato dal programma Ue di cooperazione transfrontaliera “Italia-Francia Marittimo” 2007-13.
“Il progetto ha come obiettivo quello di valorizzare a fini culturali e turistici il patrimonio romanico presente sui territori toscano (Pisa e Lucca), sardo e corso, che presenta caratteristiche comuni dovute all’itineranza delle maestranze nel medioevo e alla rete di relazioni politiche, commerciali e culturali che si erano instaurate tra queste regioni”, spiega Silvia Pagnin, assessore alla cultura della Provincia di Pisa, ente capofila (in sede locale) dell’iniziativa, che si avvale del coinvolgimento dei Comuni interessati e delle diocesi di Pisa, San Miniato e Volterra; oltre che della collaborazione scientifica del Dipartimento di storia delle arti dell’Università di Pisa.
Insomma, un’organica campagna di promozione di tesori (architettonici, scultorei e pittorici) diffusi in un’ampia area dell’Alto Tirreno. E il compito di diffonderne la conoscenza è affidato appunto anche ai nuovi prodotti informativo-divulgativi, che sono stati presentati questa mattina nella sala consiliare della stessa Provincia. Di particolare agilità fruitiva il portale web e la graphic novel leggibile su supporto informatico; di particolare pregio, completezza e bellezza la guida fotografica, che offre immagini, come detto, di dieci ‘cammini di scoperta’: due nella provincia di Lucca (zone Brancoleria e Versilia); uno per tutta la Corsica; cinque in Sardegna (Nordovest, Nordest, Ovest, Sud, Oristanese); e infine due per Pisa e il suo territorio.
Vediamo in dettaglio appunto i nostri due itinerari locali. Uno si snoda alle pendici del Monte Pisano, parte dalla pieve di Pugnano (nel comune di San Giuliano) e attraverso varie tappe – San Marco a Rigoli, Santa Maria a Mirteto, Pieve dei Santi Ermolao e Giovanni di Calci, Pieve di Santa Giulia a Caprona, Convento di Sant’Agostino a Nicosia, Chiesa di San Martino al bagno di Uliveto, Pieve di Santa Maria a Vicopisano – termina alla Chiesa di Sant’Jacopo in Lupeta (Vicopisano). Il secondo itinerario invece si sviluppa tra la Valdera e la Valdicecina: parte dalla Pieve di San Martino a Palaia, tocca la Pieve di San Verano a Peccioli, la Badia di Morrona, la Chiesa di Montecatini Valdicecina, infine Volterra con la Badia dei Santi Salvatore e Giusto per chiudersi in Piazza dei Priori. Per informazioni: 050-929.976.