Firenze – Il focus del dibattito di oggi? Dopo la riflessione sui tragici fatti francesi, non c’è dubbio che sia lo stadio a monopolizzare l’attenzione e le energie del consiglio consiglio comunale.
Nuovo stadio, maggioranza favorevole, dirlo è quasi banale, ma qualche voce “perplessa” si leva anche dal Pd. E’ la consigliera Collesei (PD) a manifestare perplessità: “La priorità deve essere la Mercafir. Non voglio essere quella che dice no a tutti i costi, ma non vorrei che si dicesse sì a tutti i costi”. E quali possano essere le perplessità, le spiega la consigliera del Pd. Che, naturalm,ente, si rivolge alla proposta, unica reale per ora, fatta dalla Fiorentina: “Occorre valutare con grande attenzione la proposta della Fiorentina, tenendo conto veramente di tutti gli aspetti. Non si può essere contro a tutti in costi – spiega la consigliera PD Stefania Collesei – ma nemmeno si può essere a favore a tutti costi.
Occorre tenere conto del parere negativo dell’ufficio tranvia, della richiesta di approfondimento di Arpat sulle criticità ambientali, dell’incongruenza sottolineata dal Genio Civile tra la proposta progettuale e la pericolosità idraulica, delle richieste di Mercafir di conoscere il proprio futuro, senza dover sopportare costi aggiuntivi, si deve tener conto della richiesta del comune di Campi Bisenzio di redigere uno studio di impatto ambientale che tenga conto delle altre funzioni previste (termovalorizzatore ad esempio). Aggiungo – conclude la consigliera Collesei – che a mio avviso ci sia una tale concentrazione di funzioni nella area a nord ovest di Firenze da far ritenere che tutto non ci stia: potenziamento dell’aeroporto, PUE di Castello, Mercafir e nuovo stadio. Dobbiamo procedere in modo rigoroso e certamente, come dice il Sindaco, nell’interesse pubblico”.
Di un doppio impegno per quanto riguarda la Fiorentina e i suoi patron, parla anche Cecilia Pezza (Pd): “Siamo davanti a una discussione ben diversa da quella che aprimmo nel 2012 con la variante al piano regolatore. Di questa situazione – spiega la consigliera PD Cecilia Pezza – bisogna prendere atto guardandone le potenzialità positive di sviluppo, senza dimenticare di garantire alcuni servizi vitali per la città. Tra tutti quello del nuovo mercato generale: se è vero infatti che Firenze ha bisogno di un nuovo stadio, è altrettanto e forse ancora più vero che non può fare a meno del suo mercato, dove oggi lavorano centinaia di persone e che ogni giorno offre un servizio fondamentale alla città. Bene perciò che il Comune chieda un impegno chiaro in questo senso a Fiorentina, che dovrà impegnarsi anche sul fronte della ricollocazione della Mercafir oltre che su quello della costruzione della nuova area viola”.
“Firenze farà da apripista, un esempio nazionale”, dichiara intanto il sindaco a margine del consiglio. “Questa è un’opera di interesse pubblico e il piano economico-finanziario deve corrispondere a un equilibrio di costi e ricavi, senza speculazioni”.
La nuova legge statale sugli stadi prevede un sistema di project financing, con uno studio di fattibilità e una proposta valutate dal Comune che ha il compito di fornire una risposta in tempi certi. Altrimenti il testimone passa al presidente del Consiglio a cui compete l’approvazione o la modifica del progetto.
Per l’amministrazione sono due le opere strategiche per la riqualificazione della città, ha osservato Nardella in aula: il nuovo stadio e il polo dei mercati generali.”Le opere devono essere tra loro conciliabili”. Riguardo alla postazione del sindaco accanto a della Valle durante la partita di ieri, dichiara:”allo stadio non si parla di queste cose, allo stadio si tifa”.
Abbiamo bisogno dei soggetti privati, continua Nardella, per far fronte agli oneri economici di sorta. Si parla infatti, com’è noto, di più di trecentomila euro. La “città viola sarà una struttura coperta, pronta a ospitare ottantamila persone, sul modello dell’Allianz Arena di monaco di Baviera. Quello che ci vuole, a detta del sindaco, per “competere con il monopolio televisivo”.
L’opposizione resta critica, con SEL che si dimostra preoccupata per un’aerea, quella della Firenze nord-ovest, caratterizzata da “progetti sovrapposti” e da un allarmante “sovraffollamento” di attività. In tutto questo, dichiara Grassi, non sono state date risposte adeguate proprio alla Mercafir, partecipata del Comune, riguardo alle strutture alternative. “C’è una totale mancanza di certezze”.
Per Miriam Amato, per la quale proprio oggi ha preso il via ufficiale un nuovo gruppo politico dopo la presa di distanza dal Moviemnto 5 Stelle, lo stadio in quell’area non s’ha da fare: nel contesto di un aeroporto da ampliare, di un inceneritore prossimo alla realizzazione, non ha senso aggiungere altri problemi ai cittadini della zona. “Togliamo l’inceneritore e forse possiamo tornare a parlare di stadio”.
Intanto, un appoggio convinto all’amministrazione proviene dal Gruppo di Forza Italia, per cui parla Mario Tenerani: bene al realizzazione, ma con tempi certi e con l’individuazione di un’area per Mercafir.