Firenze – I risultati dei controlli ambientali e sanitari effettuati nell’arco del 2014 nel progetto speciale voluto dalla giunta regionale sono stati resi pubblici da una nota dell’Arpat: 95 controlli su tessile, rottami, vivaismo e rifiuti liquidi trasportati su gomma.
Ecco la mappatura: 32 controlli in provincia di Prato, 14 a Firenze, 8 a Pistoia, 5 a Livorno, 5 a Pisa, 4 nel Comprensorio Empolese Valdelsa, altrettanti a Lucca, Piombino, Arezzo, 3 a Massa e Carrara, a Siena e a Grosseto. Per quanto riguarda i risultati, i controlli hanno portato a 24 sequestri, di cui più del 50% nel tessile (13) e il 20% nei rottami (6). Trentuno le deleghe all’Autorità giudiziaria e di queste l’80% riferite solo alle province di Prato e Firenze (18 nel tessile e 9 nei rottami).
Le irregolarità hanno riguardato per la maggior parte, 79, la gestione dei rifiuti che ha portato a 51 comunicazioni di reato e 28 sanzioni amministrative. Altro dato, delle 95 ispezioni, 55 sono state condotte in collaborazione con altri enti (come Asl, Dogana, Vigili del Fuoco, Comune, Provincia) 50 in collaborazione con le Forze di Polizia (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale e provinciale, Corpo forestale), 24 in autonomia.
“Questi risultati – commenta l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – sono la prima tappa del progetto di controlli svolti da Arpat che proseguiranno anche nei prossimi due anni. Il lavoro voluto dal presidente Rossi e svolto finora è importante, capillare e approfondito al punto da aver svolto più controlli di quelli che erano in programma. Dobbiamo continuare su questa strada, senza lassismo per i comportamenti non rispettosi delle regole ma favorendo, proprio tramite le indagini, la legalità che si diffonde facendo conoscere la via corretta a chi vuole mettersi in regola. Vorrei comunque ricordare che questo progetto rappresenta un’attenzione particolare che la Regione ha voluto concentrare su una materia complessa e delicata, e rientra nella regolare attività di monitoraggio ambientale che Arpat fa ogni anno con oltre 3500 controlli”.
“Il progetto speciale di ARPAT contro ‘economia sommersa, l’elusione e l’evasione – ha detto, illustrando i risultati, Giovanni Barca direttore generale dell’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana – è partito a maggio scorso e durerà tre anni. Ha l’obiettivo di controllare la gestione dei rifiuti in alcuni settori di attività produttive e di servizio, attraverso indagini, ispezioni, controlli analitici, e soprattutto l’incrocio e la valutazione dei dati e delle informazioni inerenti le fasi di raccolta, trasporto, recupero, riciclo e smaltimento. Molto importante, anche in termini di crescita del modo di operare dell’Agenzia, è stato il lavoro “a rete” necessario anche fra le varie strutture ARPAT, per “seguire” i rifiuti, che si spostano nei diversi territori, a volte al solo scopo di eludere le norme. Per dare attuazione all’incremento dei controlli ambientali pre visto, l’Agenzia ha effettuato l’assunzione a tempo determinato di cinque giovani tecnici della prevenzione ambientale”.
Partito a maggio scorso, il progetto condotto da Arpat che durerà tre anni, ha l’obiettivo di controllare la gestione dei rifiuti in alcuni settori di attività produttive e di servizio, attraverso indagini, ispezioni, controlli analitici, e soprattutto l’incrocio e la valutazione dei dati e delle informazioni inerenti le fasi di raccolta, trasporto, recupero, riciclo e smaltimento.