Firenze – Progetto per il restyling del Franchi, i due “fogli” che riproducono, incorniciano, evidenziano, rendono contemporanea una delle opere più esemplificative della grande stagione dell’architettura italiana targata Pier Luigi Nervi, sono stati al centro oggi di una nuova presentazione del gruppo di lavoro di Arup, che ha realizzato in collaborazione con lo studio MC A – Mario Cucinella Architects e la consulenza di Cupelloni Architettura, il progetto vincitore. All’incontro erano presenti il sindaco Dario Nardella che ha anche introdotto la presentazione, gli assessori Cecilia Del Re (Urbanistica), Cosimo Guccione (Sport), Stefano Giorgetti (Mobilità) e Titta Meucci (Lavori pubblici) e il presidente della Fondazione CR Firenze. Presenti i progettisti David Hirsch, responsabile Architettura Arup, Michele Olivieri Project Director MC A – Mario Cucinella Architects e Luciano Cupelloni – Cupelloni Architettura.
E’ stato il sindaco Nardella a puntualizzare alcuni dei rilievi che sono corsi in città in questi giorni. Ricordando che il dibattito cittadino intorno all’opera è segnale del fervido interesse della comunità fiorentina, il sindaco ritiene anche, e lo dice a chiare lettere, che la trasformazione che investirà l’intera area, Campo di Marte e stadio, sia una tappa “dell’esaltante stagione di trasformazione che sta vivendo la città”. Gli esempi, eccoli:” Manifattura Tabacchi, San Donato, il centro storico con gli immobili recuperati come il Granaio e la Corte d’Appello, San Firenze, Sant’Orsola, all’Auditorium e le tramvie, la città è in trasformazione e ha completato un concorso internazionale molto complesso, con una giuria che ha tenuto insieme diversi elementi: estetico, funzionale, di innovazione e di sostenibilità, di inserimento urbanistico e paesaggistico”.
Dunque, il progetto. Ecco i costi: complessivamente, restyling del Franchi e riqualificazione di Campo di Marte, l’investimento è di 450 milioni di euro. Per quanto riguarda il reperimento delle risorse, il sindaco spiega: “Come Città metropolitana stiamo formalizzando, nell’ambito del fondo del ministero dell’Interno per quanto riguarda i Piani integrati metropolitani, la candidatura della riqualificazione e rigenerazione dello stadio e dell’area di Campo di Marte come progetto da finanziare per un valore di 55 milioni di euro che potrebbero quindi andare a sommarsi ai 95 milioni di euro già riconosciuti dal ministero dei Beni culturali, per un totale di 150 milioni di euro per lo stadio e l’area circostante. Dal punto di vista delle infrastrutture, la linea della tramvia è finanziata con fondi del ministero per 250 milioni di euro, più circa 30 milioni di euro per la realizzazione del parcheggio da 3mila posti e altri fondi per arrivare all’investimento totale. Già dalla prossima settimana partirà un roadshow con tutti gli stakeholders della città, a cominciare dagli organi istituzionali con i quali esamineremo i documenti tecnici che ci dovranno essere consegnati entro 60 giorni dall’aggiudicazione”. Una serie di incontri con il Quartiere e con i cittadini, con il mondo economico, del commercio e dei servizi, della mobilità”.
Il master plan e il progetto di riqualificazione del Franchi sono stati presentati partendo dall’aspetto di intervento leggero, elegante ma al contempo di sottolineatura del capolavoro del grande Maestro Nervi propsettato dal restyling. Una vera sfida, come hanno spiegato in particolare Hirsch e Cupelloni, vista la grande fama dell’opera, la sua peculiarità (ad esempio, la forma a D necessaria per la presenza della pista di atletica), la sua necesità di dialogo con la città, essendo posta al limite del nucleo storico e già pensata dallo stesso Nervi in correlazione con lo spirito storico fiorentino, tant’è vero che su una rivista dell’epoca, mostrata oggi con le slides, la Torre di Maratona viene idealmente accostata alla torre di Arnolfo. Una volontà di rispetto del capolavoro di Nervi che si concretizza anche nel primo step previsto dal gruppo, ovvero, una “ripulitura” delle superfetazioni, in particolare degli anni ’90 del secolo scorso, per riportare il monumento nazionale al suo carattere originario. Ma il cuore del progetto è quella intuizione che sbocca nei due piani orizzontali, che rispettano l’andamento visivo dell’opera originaria (andando a interrompersi e aprirsi in prossimità degli elementi iconici originali come la Torre di Maratona e la copertura della tribuna d’onore) e che dialogano nella costruzione, non solo estetica, di un vero e proprio ecosistema, non solo metaforico, dal momento che il “foglio verde” del grande prato davanti e il “foglio lievitante” della copertura sono funzionali a un interscambio di luce, acqua, piante e energia, dovuta anche alla copertura fotovoltaica del piano che copre gli spalti. Gli spazi compresi tra le nuove gradinate e le curve dell’attuale stadio, rappresentano il punto di incontro tra il nuovo e l’esistente, tra la città e lo stadio, punti di interconnessione e scambio tra il pubblico, i tifosi e la cittadinanza. Lo stadio storico e lo stadio contemporaneo coesistono organicamente, specializzandosi in funzioni diverse e complementari, che rinforzano e arricchiscono l’esperienza del tifoso. Il nuovo sistema di spalti consiste in due nuove grandi gradonate che, come ali, si librano tra il campo e le tribune storiche progettate da Nervi, conservate e riutilizzate mantenendo l’aspetto originario.La volontà di dialogo con la storia e la città è evidente anche nella riqualificazione dei giardini Campo di Marte, che è stata concepita come una ‘Onda viola’: i percorsi principali si caratterizzeranno per essere accompagnati da fioriture e colorazioni sui toni del viola, con punte di rosso e di bianco.
Un punto da definire, su cui torna il sindaco, è la gestione e le modalità delle strutture esterne, previste nel master plan. Una scelta che verrà attuata, come spiega Nardella, in un secondo momento, esortando “ad avere pazienza”. “Sulle strutture esterne vi faremo sapere quale sarà il modello che sceglieremo, se un project financing o una gara normale per reperire le risorse. Voglio però dire che non è previsto un mega centro commerciale, questo è già un segnale molto importante che diamo al mondo del commercio. Non solo questa opera non danneggerà il tessuto commerciale delle botteghe, dei negozi, ma li aiuterà”, ha voluto sottolineare.
L’ipotesi che i ricorsi intentati da altri studi esclusi dal concorso possano influenzare in qualche modo la cronologia, peraltro molto veloce, dell’opera, è del tutto, secondo l’amministrazione, senza motivo. Infatti, come già ha detto il sindaco, gli uffici del Comune di Firenze hanno fatto “un ottimo lavoro nel supporto giuridico alla giuria internazionale, quindi siamo piuttosto tranquilli e dal punto di vista dei tempi ci tengo a dire che qualunque rincorso non inficerà la tempistica perché, grazie alle norme introdotte dal Governo sui contenziosi amministrativi relativi ai progetti finanziati dal Pnrr o da fondi correlati, questi contenziosi non comportano la sospensiva ma vengono risolti a valle della realizzazione dell’opera”. In altre parole, l’aggancio con i fndi del Pnrr spazza via la possibilità che il Tar posssa comminare una sospensiva. I lavori procedono i ogni caso, ed eventualmente il contenzioso verrà risolto a valle dell’opera, ovvero, verosimilmente, con un accordo di tipo economico.
Infine, l’ultimo, insolubile timore: Commisso sarà d’accordo a fare del nuovo Franchi lo stadio della Fiorentina? “Non sono uno sprovveduto”, chiude seccamente il sindaco Nardella.