Firenze – Riceviamo e pubblichiamo da Progetto Firenze:
“L’intenzione manifestata dall’Amministrazione di imprimere un deciso cambiamento al modello di sviluppo di Firenze non può che essere accolta con favore da chi, come noi, ha faticosamente resistito in questi anni nel mantenere nel centro di Firenze la propria residenza effettiva, l’attività e la vita quotidiana. Come abbiamo sempre fatto sin qui non faremo mancare il nostro contributo di analisi, anche critiche, e proposte, a un dibattito che ci auguriamo connotato di quella stessa disponibilità ad ascolto e collaborazione reciproca tra Amministrazione, categorie, parti sociali e residenti, che sta aiutando la città a fronteggiare l’emergenza attuale.
Riteniamo perciò doveroso intervenire in merito ad alcune linee d’indirizzo del prossimo Piano Operativo anticipate dall’Amministrazione riguardo al centro storico.
In merito alle misure per favorire la re-immissione d’immobili nel mercato degli affitti abitativi auspichiamo che l’Amministrazione decida di intervenire già da ora introducendo nel nuovo Piano Operativo una specifica regolamentazione della ricettività turistica in civile abitazione, contingentandone il numero per zone e vincolandole al cambio di destinazione d’uso dell’immobile. A conforto della potestà dei Comuni di disporre regole per le locazioni turistiche, qualora sussistano condizioni di penuria di alloggi abitativi, si è infatti recentemente anche l’Avvocatura della Corte europea di Giustizia (ECLI:EU:C:2020:251). Inoltre, in merito all’imposizione del cambio di destinazione d’uso, auspichiamo l’immediata apertura di un tavolo di confronto con la Regione per chiarire, ed eventualmente modificare, gli articoli del Testo Unico su Turismo sin qui interpretati come preclusivi all’esercizio di competenze comunali, che invece, ad avviso di alcuni, sarebbero attivabili comunque.
Similmente, riteniamo importante compiere ogni sforzo per estendere a tutto il territorio comunale sia il regolamento “Unesco” sulla densità di specifiche tipologie commerciali, sia le annunciate aperture alle installazioni di impianti eco-compatibili come i pannelli solari, ora disponibili anche in forme architettonicamente compatibili con le dovute tutele architettoniche richieste nel centro storico.
Non vorremmo, infatti, che nella pianificazione del futuro ci si dimenticasse di risolvere alcuni significativi problemi che sin qui hanno gravato sulle tasche e sulla qualità della vita di chi vive e lavora in centro, riproponendoli tal quali anche ai futuri residenti”.
Progetto Firenze