Firenze – Dopo le barricate e i respingimenti di Goro e Gorino, nella piana ferrarese, parla il presidente dell’Anci, sindaco di Prato, Matteo Biffoni. In Emilia dodici donne (di cui una incinta) e otto bambini sono stati costretti ad allontanarsi dalla zona cui erano stati assegnati dal Prefetto, per essere ospitati in altre strutture fra Ferrara e Comacchio. E in Toscana che succede? “La grande maggioranza dei Comuni toscani ha sempre assicurato il proprio fattivo impegno, in collaborazione con i prefetti. Devo però segnalare che la situazione, dopo l’arrivo degli ultimi 600 profughi, è arrivata ormai oltre i limiti di saturazione”. Matteo Biffoni lo mette per iscritto, in una lettera al prefetto Alessio Giuffrida in merito agli arrivi di migranti in Toscana, chiedendo che siano rispettate le quote. “La Toscana ha oggi una presenza di richiedenti asilo superiore del 12% rispetto alle quote assegnate, contrariamente a molte altre Regioni che sono sotto la loro soglia; questo può comportare il serio rischio di tensioni sociali, fenomeno che è nell’interesse di tutti scongiurare e comporta un aggravio sui territori che mette in seria difficoltà le amministrazioni comunali”, aggiunge Biffoni. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha inviato una lettera al prefetto per sollecitare il ministero a non inviare altri richiedenti asilo in Toscana.