Prato – Inchiesta della procura di Prato, 28 persone sono indagate per quanto riguarda la commercializzazione di carburanti, nel periodo 2008-2014, che sarebbero stati sottratti all’accertamento e pagamento delle accise.
L’evasione fiscale così attuata ammonterebbe a diversi milioni di euro. La Guardia di finanza di Firenze ha messo in atto perquisizioni in Toscana, Lombardia, Lazio, Liguria, Sardegna. Gli indagati sono 28, tra cui 5 pubblici ufficiali e 7 dipendenti di aziende produttrici e di strumenti di misurazione di carburante e dei relativi software.
L’’evasione delle accise sarebbe stata attuata, secondo quanto gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della finanza di Firenze ipotizzano, attraverso la manomissione e l’alterazione dei sigilli installati sui misuratori fiscali presenti nel deposito fiscale dell’azienda a Calenzano, dove i carburanti, destinati soprattutto ai distributori del Nord Italia, vengono stoccati prima della commercializzazione.
Tra i reati contestati a vario titolo agli indagati, spiega la Finanza, ci sono associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita aggravata e alla sottrazione di prodotti energetici al pagamento dell’imposta, alterazione di strumenti di misurazione dell’erogazione di prodotti petroliferi e rimozione dei sigilli prescritti e apposti dall’amministrazione finanziaria, frode in commercio.