“Chiesero a me di candidarmi su Porretta e di gestire il territorio, io ho posto le condizioni per vivere sul territorio e iniziare lì una serie di attività”. Così il consigliere regionale Fi-Pdl Alberto Vecchi ha spiegato al tribunale di Bologna perché decise di trasferire la sua residenza da Bologna a Porretta Terme. Vecchi è attualmente a giudizio con l’accusa di truffa aggravata ai danni della Regione Emilia-Romagna.
Secondo la procura di Bologna Vecchi avrebbe ottenuto 85mila euro di rimborsi chilometrici dichiarando una falsa residenza nella frazione di Castelluccio, alta valle del Reno. Martedì mattina in aula Vecchi è stato interrogato dal pm Rossella Poggioli. “Dissi – ha riferito – che se dovevo essere candidato dovevo esser votato. Io quella gente la conosco, e senza la residenza non mi sarei mai potuto candidare. Là sono montanari e il montanaro ti vota se ti riconosce come parte di sé, altrimenti ti considerano un forestiero”.
Vecchi ha poi spiegato che decise di avviare nella zona anche la gestione di alcuni impianti sportivi, per lo più piscine, affidate all’Asi, l’associazione sportiva di cui è vice presidente nazionale. Un’attività che lo impegnava diverse sere durante la settimana, soprattutto all’inizio, motivo per cui si fermava a dormire a Castelluccio.
Quanto all’appartamento dove era fissata la residenza, Vecchi ha raccontato di non aver registrato il contratto perché “se vado da un amico e mi accordo per pagare le utenze con un forfait, non penso di dover registrare un affitto. Poi se ho sbagliato, pagherò una multa. Ma lì nessuno traeva profitto”.