L’editore reggiano Tiziano Motti, già parlamentare europeo dell’Udc, è stato assolto con formula piena dall’accusa di truffa allo Stato per i contributi assegnati (in gran parte non percepiti) dalla cooperativa che pubblicava il quotidiano Giornale di Reggio. Il giudice Antonella Pini Bentivoglio di Reggio Emilia ha pronunciato la sentenza a conclusione del rito abbreviato. Le motivazioni saranno pubblicate tra 90 giorni. Per alcune parti gli atti sono stati restituiti alla Procura a causa di un errore tra il Giornale di Reggio quotidiano e il settimanale pubblicato al sabato.
Con Motti escono assolti con la formula più ampia anche la moglie Stefania Bigliardi (subentrata nella gestione del gruppo Unimedia quando il marito era a Strasburgo) e i giornalisti membri della cooperativa Pierpaolo Zucchetti, Roberto Rozzi e l’ex vicedirettore del giornale di Reggio Alessandro Bettelli: quest’ultimo aveva scelto il rito ordinario, ma anche per lui vale la sentenza di proscioglimento pronunciata oggi. Il p.m. Stefania Pigozzi aveva chiesto condanne a 4 anni e 2 mesi per Motti e a 3 anni e 2 mesi per Stefania Bigliardi.
L’indagine del p.m. Stefania Pigozzi contestava da un lato un ritardo di giorni nella trascrizione della testata che dalla Puglia a Reggio Emilia, e dall’altro l’utilizzo di una testata diversa da quella che usufruiva dei contributi, citata peraltro nella gerenza del quotidiano e del settimanale pubblicati dalla cooperativa. Come ha dimostrato la difesadell’avvocato Liborio Cataliotti, in Italia sono almeno 82 i giornali che utilizzano normalmente in testata un nome diverso da quello cui sono attribuiti i contributi.
La Procura reggiana ha annunciato che ricorrerà in Appello.