Processo “Aemilia”, l’Emilia-Romagna sarà parte civile

L’Assemblea legislativa prepara un rafforzamento della legislazione regionale contro le infiltrazioni mafiose.

La Regione Emilia-Romagna ha avviato le procedure per costituirsi parte civile nel processo Aemilia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio emiliano: lo ha anticipato l’assessore alla Legalità, Massimo Mezzetti, durante la discussione sul progetto di legge di modifica della legge regionale contro le mafie, la diffusione della cultura della legalità e la prevenzione del radicamento del crimine organizzato. “Questa scelta è la dimostrazione della determinazione che abbiamo nell’andare fino in fondo nella lotta alla criminalità organizzata”, ha commentato Mezzetti. L’inchiesta Aemilia, esplosa a inizio anno, ha portato complessivamente a 117 arresti e svelato quanto la ‘ndrangheta sia ormai radicata in Emilia.

L’annuncio di Mezzetti “è l’ennesima conferma della volontà della Regione Emilia-Romagna di combattere e dire no alle mafie in ogni luogo e in ogni modo possibile – commenta Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea Legislativa regionale – a partire ovviamente dall’impegno delle istituzioni. E l’impegno dell’Assemblea legislativa, dove si sta lavorando al  rafforzamento della legislazione contro le mafie in un confronto fra tutti i Gruppi, vede la diffusione della cultura della legalità, soprattutto fra i giovani, quale assoluta priorità”.

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