“L’economia regionale ha ripreso a marciare – ha commentato il presidente di Confindustria Emilia-Romagna in una conferenza stampa – e le prospettive sono favorevoli. I primi sei mesi del 2021 hanno visto un’impennata degli ordini, sia dal mercato interno che da quello estero, e le imprese si aspettano un’ulteriore crescita nella seconda parte dell’anno. Dobbiamo mettere a frutto i segnali della ripresa per alzare la competitività e la capacità di crescita del sistema economico”.
La ripresa è trainata dal settore manifatturiero che contribuisce alla crescita dell’export che recupera e supera i livelli pre Covid: +6,1% sul 2020 nel primo trimestre, +3,1 sul 2019. Con 27,5 miliardi di saldo commerciale, “dato importantissimo” per Ferrari, l’Emilia-Romagna si conferma prima regione italiana per questo valore, seguita da Veneto e Piemonte (+18,3 miliardi e +13,1 miliardi). A fine 2020 le imprese attive in regione erano 397.767, -0,5% sul 2019; il tasso di attività è sceso al 73% (dal 74%) del 2019, il tasso di occupazione 15-64 anni ha toccato il 68,8% (70,4%) nel 2019, mentre il tasso di disoccupazione regionale giovanile 15-24 anni è cresciuto nel 2020, arrivando al 21,3% (era il 18,5%).
ANSA