Firenze – Un intervento realizzato con una modalità innovativa e che potrebbe cambiare le dinamiche della chirurgia a livello globale. È quanto avvenuto giovedì 5 dicembre presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze dove il dottor Ferdinando del Prete, direttore di ortopedia e traumatologia, ha realizzato la prima operazione in sala – nell’ambito della chirurgia ortopedica – con l’ausilio della Mixed Reality.
Nello specifico il paziente, sottoposto ad un’operazione mini invasiva di protesi all’anca, ha subìto l’intervento con l’innovativo sistema che consente, attraverso speciali visori, la visualizzazione olografica della pianificazione tridimensionale dell’impianto protesico.
A poco più di due ore dall’operazione la paziente è stata messa in piedi. L’intervento in sala è stato condotto dal dottor Ferdinando Del Prete, direttore di ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Giovanni di Dio, insieme alla sua equipe.
“Il paziente – spiega Del Prete – ha perso meno di un terzo di sangue che di solito si perde durante questo tipo di interventi. In media in Day Surgery la degenza dura 4-5 giorni, già domani alla nostra paziente è stata prospettata la possibilità di essere dimessa. L’intervento in alta tecnologia di questa mattina – sottolinea – realizza il sogno di ogni ortopedico”.
Il software è stato sviluppato da WITHECA, la divisione di Witapp – azienda fiorentina di ingegneria informatica – dedicata allo sviluppo di prodotti in Healthcare. Per l’azienda questo intervento rappresenta un grande traguardo, avendo implementato l’applicazione in ambito chirurgico con uno sviluppo unico al mondo.
Per l’occasione WITHECA ha sviluppato 4 ologrammi per le 4 fasi dell’intervento. Nella prima fase è stato realizzato l’ologramma dello stato attuale del paziente, con una ricostruzione 3D completa derivante dalla TAC, che mostra il quadro di partenza. Nella seconda fase, invece, l’ologramma del femore è quello resezionato ed ottenuto utilizzando un modello 3D esportato dal software di pianificazione per l’impianto di protesi. Questo ologramma, usato nella fase iniziale in cui sarà necessario andare a tagliare la testa del femore, mostrerà il femore con il taglio già visibile.
Nella terza fase, il visore proietterà l’ologramma del bacino con tracciata la traiettoria e l’angolazione per l’inserimento della coppa della protesi. Nella quarta ed ultima fase verrà infine visualizzato l’ologramma di bacino e femore del quadro post-operatorio, così da avere il riferimento del quadro finale del paziente.
Luigi Fici, Presidente di Witapp, dichiara: “Stiamo lavorando già da tempo a questo sviluppo del software e l’intervento di oggi rappresenta un grande traguardo sia per la nostra realtà che per la chirurgia in generale. L’intervento di oggi potrà realmente rivoluzionare il mondo della chirurgia ortopedica”.