Sesto Fiorentino – Sarà una sfida a tre nella corsa per decidere il candidato sindaco della coalizione di Centro Sinistra a Sesto Fiorentino. In campo nelle primarie del Pd Lorenzo Zambini, 38 anni, attuale presidente del Pd sestese, Domenico Camardo per l’Italia dei valori, 57 anni, assessore a Sesto dal 2009 al 2014 e coordinatore dell’Idv, e Ernesto Appella per Sesto Civica, 54 anni, ex assessore dell’ultima Amministrazione Gianassi come esponente di Sel.
Questa mattina in piazza Ginori, nella storica sede dei democratici di Sesto Fiorentino, la presentazione ufficiale dei candidati, con Alessandro Baldi e Fabio Incatasciato, segretario cittadino e metropolitano del Pd, e Fabrizio Muscas, coordinatore di Sesto Civica. Le primarie, una novità assoluta per la città, si svolgeranno in due giorni, sabato 2 (dalle 9 alle 20) e domenica 3 aprile (dalle 9 alle 13) in una decina di seggi sul territorio.
Molte le ricette proposte dai tre candidati, ma con un unico obiettivo: far ripartire Sesto Fiorentino e ricucire il legame col territorio, dopo lo sfregio della sfiducia alla Giunta Biagiotti.
“L’impegno è quello di riportare la politica fra la gente, di rendere i cittadini protagonisti del rilancio della città – ha spiegato Lorenzo Zambini del Pd -, affrontando i grandi temi infrastrutturali del territorio, ma anche le necessità quotidiane: dagli asili alle strutture scolastiche, dall’attenzione per gli anziani soli alle buche per le strade, alla mobilità, per citarne alcuni. Il Centro Sinistra è pronto ad assumersi la responsabilità di un progetto di governo serio che affronti tutte le tematiche con attenzione e complessivamente”.
“La priorità è quella di ricominciare a crescere e riportare Sesto a un ruolo di protagonista nella piana – ha ricordato Ernesto Appella di Sesto Civica -. Dopo un periodo di crisi, che ha spento la nostra città, dobbiamo tornare ad accendere le luci e ripartire insieme, riscoprendo il buongoverno che solo un centrosinistra unito può garantire”.
“Puntiamo sull’innovazione – è l’obiettivo di Domenico Camardo dell’Idv -, un elemento trasversale a crescita economica, cultura, scuola, mobilità e tanto altro, in grado di dare una marcia in più alla nostra città. Gli obiettivi di Sesto devono essere ambiziosi, anche come ruolo nello scacchiere della Città Metropolitana e per questo abbiamo bisogno di un’amministrazione solida e concreta”.
Sui temi caldi legati a termovalorizzatore dell’Osmannoro e ampliamento della pista aeroportuale, condivisione nel richiamo a una presa in carico seria da parte della politica, senza cavalcare l’onda della demagogia. “Ci sono temi che devono essere affrontati in un quadro complessivo – ha ricordato Zambini -, non si può parlare di riduzione dell’inquinamento senza pensare a interventi sulla mobilità e alla tramvia, come non si può pensare di cancellare vent’anni di discussioni e decisioni, terminate con l’approvazione del termovalorizzatore, senza aver presente che ci sono dei costi da pagare e che non basta cambiare casacca per dare un colpo di spugna al passato. Poi, sull’incentivazione di pratiche virtuose, come le differenziate, siamo tutti d’accordo”.
“Rispetto tutte le posizioni, ma chi parla oggi di termovalorizzatore e aeroporto – ha commentato Appella -, lo fa spesso senza avere proposte vere in questi ambiti. Non si può far demagogia su problemi reali di una comunità, solo per una manciata di voti, servono concretezza e serietà nell’affrontarli, coscienti di pro e contro”. “Ricordo che sul termovalorizzatore – ha spiegato Camardo -, come Amministrazione Gianassi, avevamo dato parere positivo con alcuni interventi di mitigazione, come i boschi della Piana, mentre sull’aeroporto ci eravamo espressi per la pista obliqua. Stupisce vedere oggi, nei panni dei paladini del no assoluto molti di coloro che avevano sostenuto questa linea”.